Regia: Paul Shering
Anno: 2010
Titolo originale: The Experiment
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (6.4)
Pagina di I Check Movies
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Pochissimo tempo fa ho guardato l’originale The Experiment, di
produzione tedesca. Questo invece è americano ed è un remake dell’altro.
Mi piacerebbe quindi poterli confrontare, ma anche soffermarmi un
attimino sul discorso del remake.
Entrambi si basano su Black Box, un romanzo di Mario Giordano (a
dispetto del nome, anche lui tedesco) il quale a sua volta prende
ispirazione da un esperimento realmente avvenuto nei primi anni settanta
a Stanford. Quindi abbiamo prima una trasposizione romanzata,
poi due cinematografiche. Tra i due film il mio preferito è quello del 2001,
ma perchè forse avendolo visto per primo, mi ha suscitato emozioni
nuove ed originali. Su quale dei due sia più fedele al romanzo non posso
pronunciarmi, non avendolo letto, anche se è
bene notare che lo scrittore ha partecipato come sceneggiatore solo per
il primo. Magari però è proprio il romanzo ad essere differente da
quanto realmente accaduto. Comunque questo non ci interessa, ma la
storia segue a grandi linea la trama già vista e ne
copia in maniera certosina solo alcune scene come la manganellata in
testa o il coltello fermato tra le mani. Ce ne sono altre simili come
l’uso degli estintori e la rasatura dei capelli ed altre ancora che si
discostano un po’, ma che creano il solito risultato.
Non è come in Funny Games, tanto per rendere l’idea. Ed è anche giusto e
normale che la visione di un regista sia diversa da quella dell'altro e che ci
metta un po’ di suo, che modifichi alcune cose, ne tralasci altre e che
aggiunga qualcosa. Però i due film secondo
me differiscono molto l’uno dall’altro ed il perchè uno mi ha suscitato
maggiori emozioni è da ricercare anche nella trama, non solo nella
linea temporale di visione. Le ingiustizie sono presenti in entrambi,
nel secondo il tentato stupro del gay ad esempio ha però forse
meno appeal. Non ci si può fare niente. Questo viene bilanciato però
dalla sofferenza del diabetico, che risulta più crudele. Però nel
secondo sembra tutto quanto un esperimento sadico, senza controllo, che
lo spettatore sa già che finirà male e che gli intenti
siano quelli fin dall’inizio. L’escalation di violenza nel primo invece
è dovuta dal fatto che ci siano delle imperfezioni nel piano di
controllo. Quindi è più genuino il fatto che qualcosa sfugga di mano. E’
l’imprevisto a renderlo interessante. Inoltre il
personaggio da Adrien Brody sembra creato per essere smontato: il
classico clichè del pacifista tonto che porge l’altra guancia e che
messo alle strette inizia a menar calci e pugni. Queste sono piccolezze a
cui però si fa caso. Il DVD ha un audio italiano
in Dolby Digital 5.1, ma nessun extra.
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