domenica 23 ottobre 2016
MotoGP 2016: Phillip Island (Australia)
Da noi va di moda vendere la pelle dell'orso prima di averlo ucciso. Ci si accanisce soprattutto sui Campioni con la C maiuscola, quelli che hanno fatto la Storia, quelli che resteranno un punto di riferimento per le generazioni future. Ci si intestardisce sull'età, chiedendo in maniera neanche troppo velata, un cambio al timone. Non si fanno i conti nè con l'età interiore, nè con il manico, nè con la voglia di dimostrare, divertirsi e stupire. La Yamaha in qualifica ha fatto un mezzo disastro: Lorenzo dodicesimo e Rossi addirittura quindicesimo. Chi glielo fa fare di tentare una rimonta ai limiti dell'impossibile, quando il campionato è ormai vinto da uno degli avversari? In molti sarebbe salito lo sconforto, ma Lui ecco lì che giro dopo giro macina ed ingloba posizioni. Un passo incredibile che lo vede dribblare gli altri piloti uno dopo l'altro. Gara entusiasmante non solo se ci concentriamo su di lui, m anche sugli altri protagonisti: da Crutchlow che arriva primo, a Dovizioso e Vinales in bagarre per il podio. E il nostro Rossi arriva secondo, Marquez va per terra, Lorenzo raccatta le briciole. Punti importanti in chiave mondiale, perchè a 37 anni sei sempre lì, che dimostri a tutti di non arrenderti mai. Forza Vale.
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