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giovedì 6 ottobre 2016

Sojux 111 - Terrore Su Venere (1960)



Regia: Kurt Maetzig
Anno: 1960
Titolo originale:  Der Schweigende Stern
Voto e recensione: 3/10
Pagina di IMDB (4.3)
Pagina di I Check Movies
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Avete mai letto gli Urania? Alcuni sono titoli molto conosciuti e di un certo impatto. Altri invece sono di scarso spessore, storielle un po’ povere, non originalissime, ma che mi hanno sempre affascinato per il loro essere alla portata di tutti. La tipica fantascienza anni cinquanta tuttavia non è mai rientrata tra le mie preferite ed il film in oggetto si basa sul romanzo Il Pianeta Morto del 1951 scritto dal polacco Stanislaw Lem. Cinema della Germania Est e letteratura polacca: un connubio mitico ed esaltante, una rarità quasi impensabile e dimenticata.  In un futuro che ormai è passato (1985) una missione internazionale si prodiga per raggiungere Venere e venire a contatto con i suoi abitanti. Elementi sparsi come la Guerra Fredda, il pericolo nucleare, il contatto con forme di vita aliena, l’umanità unita ed internazionalizzata... Gli effetti sono quello che sono, anche i dialoghi non paiono un esempio di profondità assoluta e le situazioni riescono a dare solo una parvenza di ritmo e pathos.  Oggi. Pensiamo però al 1960, allo sforzo (non propagandistico tra l’altro) per tirare su una pellicola del genere, che possiamo anche definire ambiziosa e ben riuscita. Fantascienza ed un pizzico di horror per pure intrattenimento. Un messaggio ai limiti del pacifismo che ci mette in guardia sugli orrori del disastro nucleare. Niente polpettoni noiosi con sottotitoli in cecoslovacco, ma una (tentata) prova visiva di alleggerimento. Al di là della trama in sè e del girato che ovviamente non possono competere con i film attuali, sono molto soddisfatto dell’edizione della Mosaico Media. La versione è restaurata e senza tagli: le parti senza doppiaggio sono in lingua originale tedesca con i sottotitoli (purtroppo presentano alcuni errori di battitura) in italiano, la visione è piacevole non si notano particolari rumori di fondo nonostante il materiale sia datato, è presente audio in Dolby Digital 3.0 e la custodia è numerata (nel mio caso 152/999). Gli extra sono una galleria fotografica

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