Firenze. Le mostre di Palazzo Strozzi. Ridendo e scherzando, nella mia ignoranza, mi chiedevo chi fosse sto cinese con il nome simile a quello degli smartphone. E poi, come nelle migliori fiabe, esce fuori una gradita sorpresa: è un grande. Già, Ai Weiwei è un artista contemporaneo ed un attivista. Ok, questo lo si sapeva, un minimo di pubblicità a questa mostra è stata fatta, e perlomeno per l'installazione dei gommoni arancioni sulle pareti esterne del palazzo, si erano accumulate un po' di chiacchiere. Passeggiare per le sale allestite con le sue opere non solo è bello e gratificante dal punto di vista artistico, ma è anche commovente e prezioso da quello politico legato all'attivismo. La voce guida delle cuffie non è avara di nozioni, ma al tempo stesso sa non essere noiosa e prolissa. Gli approfondimenti, per chi come me si è poi interessato della figura di Ai Weiwei, possono avvenire in vari modi in un secondo momento. Sicuramente le sue opere non lasciano indifferenti e sono toccanti, intelligenti, talmente buone da poter mettere a proprio agio nell'ammirazione un pubblico decisamente vario e vasto. Ho creato un album fotografico che, modestamente, è esso stesso un'opera d'arte. In questo modo anche voi lettori ignoranti di VER che non avete potuto assistere alla mostra (termina il 22 Gennaio) riuscirete a godervi gran parte delle sue opere.
Clicka sul link per aprire l'album Ai Weiwei libero. Palazzo Strozzi (21/01/2017)
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