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martedì 11 aprile 2017

Miss Peregrine - La Casa Dei Ragazzi Speciali (2016)




Regia. Tim Burton
Anno: 2016
Titolo originale: Miss Peregrine's Home For Peculiar Children
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (6.8)
Pagina di I Check Movies
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Questo Tim Burton non mi ha convinto del tutto. Capita infatti che quando si parla di registi di questo calibro si abbia il piacere di potersi vedere ad esempio, non un semplice film, ma “un Burton” appunto. Come se fosse un’opera d’arta, un quadro. Ed in senso lato lo è pure, non è che il cinema si discosti dal concetto di arte, anzi, ne fa proprio parte in pieno. Così si arriva a concepire il lavoro, il progetto cinematografico in sè, come un qualcosa di superiore. Questo al netto dei gusti personali. Perchè a me solitamente Tim Burton piace, ma non è che sbavo. E non è che ogni suo film mi sia piaciuto. Anche se non nascondo l’attesa e la curiosità ogni volta che esce un qualcosa di nuovo. Si impegna qui nella trasposizione cinematografica di un romanzo fantastico dal sapore di fiaba (ma va?) che presumibilmente vedrà dei seguiti, essendo il primo di una trilogia. Nonostante l’ambientazione ai limiti del fantasy ed appunto un po’ fiabesca, non si ha quel concetto dark che ha contraddistinto molte sue opere passate: in questo film, i colori e le luci sono predominanti rispetto alle ombre ed all’oscurità. I bambini speciali sono sì particolari, ma non ben concepiti: un ammasso di ragazzini messi lì con doni (o superpoteri) che non restano nè impressi nè hanno poi grande utilità per l’economia della storia. Stesso discorso per i personaggi principali: si muovono all’interno della trama quasi a caso, in confusione. E una cosa è fin troppo evidente: se non ci fossero stati tutti quegli effetti speciali, capace neanche ci saremmo filati di striscio questo film. Infatti va bene la buona fotografia e vanno bene gli artefici tecnici, ma il resto è scialbo, un po’ lentuccio, addirittura con dialoghi che puzzano di commerciale. Un commerciale che si rivolge ad un pubblico giovanissimo. E quindi se ogni tanto mentre lo guardate, bisbigliate “che palle”, ritengo che sia normale vista la superficialità con cui si presentano, non tutte, ma alcune scene. La fretta sembra aver avuto il sopravvento per la struttura di ogni personaggio, compresi quelli di Eva Green (il migliore comunque) e quello di Samule L. Jackson (una macchietta insensatamente ridicola che non ha niente a che vedere con un vero villain). Insomma nel complesso sono più gli aspetti negativi di quelli positivi. L’edizione steelbook con disco 3D e normale ha graficamente il suo perchè con il cartoncino che prevede anche un’insolita fascia di contenimento (molto comoda) in modo da essere quasi una slipcover verticale. Gli extra, tutti contenuti nel disco 2D sono corposi e forse anche più interessanti del film stesso:
-          Storia di peculiarità (13 minuti)
-          Gli “Speciali” (1 ora e 5 minuti)
-          Vacui ed ex-vacui (9 minuti)
-          Anello temporale (18 minuti)
-          Video musicale “Wish that you were here”
-          Galleria
-          Trailer




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