Grazie al buon Roikin (ma prima di lui pure
Plucia81 me ne disse) oggi ho provato Satispay: un’applicazione per
smartphone che permette di effettuare micro pagamenti nei negozi che
sono convenzionati o di scambiare piccole somme tra amici.
Ho subito pensato ad un ennesimo clone dei vari PayPal o Google Wallet e
simili, ma per la sua struttura può essere molto comodo e soprattutto
vantaggioso essendo totalmente gratuito per le somme fino a 10 euro.
Sopra di esse chi vende un prodotto o un servizio
ha la commissione fissa di 20 centesimi qualsiasi sia la somma. La
registrazione è un po’ lenta e macchinosa, dobbiamo inserire numerosi
dati comprese le scansioni del documento di identità e l’IBAN del conto
corrente a cui si appoggia (che dovrà poi essere
approvato).
Funzionamento:
Comunque andando più nello specifico il
funzionamento è semplice: non troppo diverso da un qualsiasi servizio di
messaggistica, si ha una lista presa dai propri contatti o con gli
esercenti ordinati per distanza (in base alla propria posizione)
ed una volta selezionato quello a cui effettuare il pagamento, possiamo
inviare il denaro dopo aver inserito la password. La transazione
avviene quindi una volta scelto il contatto desiderato. Da dove vengono
prelevati i soldi? Innanzitutto c’è da dire che
per adesso l’unico sistema accettato è quello di collegare a SatisPay
l’IBAN: una volta effettuate le dovute verifiche sarà possibile
impostare un budget settimanale di spesa che andrà a riempire un
“borsellino virtuale” gestito dall’applicazione. Mettiamo
caso di impostare 100 euro, questi verranno tolti dal proprio conto
corrente e versati sul proprio account, e mettiamo caso che queste
settimana ne spendiamo soltanto 40. La settimana successiva l’account
verrà ricaricato con 60 euro andando a raggiungere
i 100 prefissati.
Costi:
Sia l’applicazione che l’iscrizione sono gratuite.
Per noi consumers le spese sono pari a zero sempre, anche durante gli
acquisti per un valore superiore ai 10 euro. Solo gli esercenti
pagheranno una commissione, a quota fissa, di 0,20
euro se si supera la soglia dei 10 euro. Comunque anche l’operazione di chiusura
conto è gratuita. E’ possibile comunque variare e modificare
autonomamente il budget messo a disposizione secondo le proprie
esigenze, fino ad un massimo di 200 euro a settimana, mentre la
transazione massima consentita è di 1000 euro.
Quando è utile?
Guardando i negozi in zona (nessuno a Piombino, ma
vi prego iniziate ad usarlo) alcuni hanno un loro perchè, altri invece
per quanto mi riguarda hanno un’utilità meno corposa. Spero si diffonda
soprattutto tra chi non ha il POS (che ha
comunque costi onerosi per le piccole attività): che lo abbia ad
esempio Expert non mi cambia assolutamente nulla, essendo abituato a
pagare il più possibile con la carta di credito. Ma i negozi come panai,
giornalai, tabacchini, fruttivendoli e così via in
cui generalmente gli acquisti hanno un prezzo basso, potrebbero dotarsi
dell’applicazione ed eliminare così i noiosi e fastidiosi pagamenti con
gli spiccioli. Pagarsi un caffè con Satispay potrebbe essere una cosa
immediata e semplice per tutti, così come
divedere i costi per una pizzata tra amici. Da considerare inoltre che
alcuni esercizi prevedono il “cashback” ovvero una sorta di sconto
(anzi, di percentuale che verrà rintegrata all’interno del proprio
budget se si fanno alcuni acquisti) per spingerne l’utilizzo.
In pratica se un bar prevede il 2% di cashback, spenderai di 5 per un
aperitivo, ma ti saranno accreditati 10 centesimi sul tuo account.
Link al sito ufficiale
App Android
App IOS
App Windows
EDIT (16.30)
Attraverso Twitter Satispay mi comunica che è possibile riaccreditare il propri soldi sul conto corrente, basta mettere il budget a zero
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