Riparto da Bilbao, ma la ritrovo diversa da come l'avevo lasciata: i fiumi di gente che affollavano le strade sono ancora a nanna, ed il cielo è cupo, ombroso, non fa caldo, ma si sts bene. Come previsto dedico la giornata a tutte le attrazioni in programma, che però confrontate con il Guggenheim di ieri, risultano meno speciali. Sempre di un certo valore però, specialmente architettonico, ma anche punti che se siamo qui è impossibile perdersi. Riesco pure, da buon francone, a vedere quello che era la Catedral, ovvero il nuovo stadio dell'Athletic Bilbao. Cammina cammina cammina e pranzo al Mercato La Ribera per poi gironzolare nel Casco Viejo tra stradine, piazze, chiese, e gli immancabili stand musicali. Ma per le 18.00 ho un appuntamento da non perdere, quello con la corrida. Prima di prendere il biglietto mi sono informato bene: l'evento ci sarebbe stato anche senza di me, quindi non è colpa mia. Devo dire però che il fascino romantico ed elegante letto in Hemingway non sono riuscito a ritrovarlo. È stata comunque una piacevole esperienza che sono sicuro non mi interessa ripetere. Una volta terminata mi ricatapulto alla fiesta, e mi trovo trascinato in Plaza Nueva. Terminati i canonici fuochi d'artificio, mi sospingo lungo il fiume dove è un po' più tranquillo.
Note a pié di pagina:
- i bagarini un po' ti imbrogliano e un po' no. Di sicuro non ci perdono, neanche se hanno 95 anni
- i migliori pintxos li eleggo al Culmen. E ormai sono un esperto
- da solo è meglio, ma anche peggio
Album OnMyOwn #3: Bilbao
Album e video OnMyOwn #3: corrida
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