Suona la sveglia, ci si alza a fatica, ma in vacanza i sacrifici non contano, li fai col sorriso. Prendi lo zaino, ti ricordi della schiaccia in extremis e già che ci sei prendi anche il caricabatterie, a cui non avevi pensato la notte prima. E si parte, iniziando così un'avventura che stenta a partire. Auto, stazione, treno, stazione, treno, problema, fermata, stazione, ripresa, coincidenza al volo, stazione. Quei diabolici mezzi su rotaie: io li odio e loro odiano me. È una cosa reciproca, ma io sono inerme. Loro continuano a farmi i dispetti. Però arriviamo a Firenze comunque. Toh. Anzi, oh te, piove. Governo ladro! Un fiume in piena di ombrelli, al secondo posto tra ciò che odio. Sono costretto ad usarlo pure io, bottarelle qua e là, occhi incicciati, gocce che ti colpiscono ugualmente. Eppure la Firenze in festa è bella, luminosa ed elegante anche sotto la pioggia incessante. Ti regala colori e calore, un buon tavolo dove pranzare (Mangiafoco) e cenare (Bottega Conviviale) e passeggiare per i negozi dei sogni e delle voglie. Ed una sorpresa speciale per la casa di via Lambertesca, veramente stupenda.
Album Firenze (08/12/2017)
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