Anno: 2017
Stagione:1
Titolo originale: Suburra - La Serie
Numero episodi: 10
Suburra, il film, mi ha entusiasmato e non poco.
Così ero molto felice di sapere che la prima serie italiana targata
Netflix fosse una sorta di prequel della storia già ammirata. Le
aspettative erano quindi abbastanza alte, anche considerando
l’amore per
Romanzo Criminale, la cui serie batte il film, e
l’interesse per
Gomorra. Insomma per quanto riguarda le produzione sul
mondo criminale siamo messi davvero molto bene, ed anche Suburra sa
difendersi egregiamente. Forse però nel complesso non è
riuscita completamente. Non che ne sia rimasto deluso, ma neanche che
mi abbia preso poi in maniera esagerata. I dieci episodi, specialmente
nella parte iniziale, risultano lentucci e spesso abbiamo situazioni
quasi da telenovela, con cambio di pensieri repentini,
di alleanze, di amicizie, di piani in generale. Questo accade
soprattutto nella seconda parte, quella più viva e con molta più azione.
Per quanto riguarda i personaggi, ho visto con piacere che, a
differenza della prima stagione di Gomorra, non c’è l’effetto
“ammirazione” in cui il pubblico può “affezionarsi ad uno dei
vari soggetti negativi. Tutti sono viscidi, bastardi, traditori,
corrotti. Non c’è spazio per potersi commuovere o impietosire, sebbene
ognuno abbia una propria storia da raccontare e
giustificazioni ai limiti dell’accettabile. Sia i grandi, che i
giovani. La via di uscita di ci sarebbe per tutti, ma non hanno mai la
volontà di prenderla. Se comunque devo scegliere il mio personaggio
“top” questo è quello di Spadino (Giacomo Ferrara) lo
“zingaro di merda e frocio” che riesce ad elevarsi sugli altri. Peccato
per il finale che si conclude in maniera netta ed inconcludente, ma che
la lascia spazio ad un’eventuale seconda stagione.
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