Roma, la Città Eterna, offre oltre ai propri
monumenti e le proprie strade colme di negozi ed attrazioni, anche una
serie molto vasta di avvenimenti e mostre dedicate all’arte, ma non
solo. Per chi si ritrova a visitare la capitale e vuole
approfittarne, è possibile in questi giorni poter spaziare da un tema
all’altro, senza allontanarsi dai luoghi più conosciuti, ma riuscendo
anche ad ammirare opere particolari che esulano dai tradizionali
percorsi.
Cinecittà si mostra:
Da qualche anno è possibile visitare gli Studios di
Cinecittà ed una parte allestita come museo del cinema. L’ingresso con
visita guidata ai set costa 20 euro, è disponibile in varie fasce
orarie, e comprende l’entrata per la mostra (10
euro) da fare in autonomia. Tutto il percorso dura circa 2 ore e mezzo,
compresi i sessanta minuti in cui sarete accompagnati dalla guida. Il
tutto si snoda in aeree all’aperto, essenzialmente dedicate ai set ed
alle mastodontiche scenografie utilizzate per
produzioni italiane ed internazionali, ed in zone al coperto allestite
come percorsi espositivi. Questi si dividono in tre parti: “Perchè
Cinecittà” è il primo e ripercorre la nascita del progetto e del
complesso nei suoi primi anni (gli anni 30 e 40), all’interno
della Palazzina Fellini (figura centrale per tutto l’ambiente
cinematografico italiano). La mostra prosegue in ordine cronologico con
“Girando a Cinecittà”, arrivando fino agli 80 con le produzioni più
importanti che hanno fatto la storia del nostro cinema.
All’interno della Palazzina Presidenziale si passa dal cinema di
propaganda al neorealismo per arrivare agli spaghetti western ed alle
produzioni hollywoodiane ambientate a Roma. Il terzo percorso,
“Backstage” è dedicato a mestieri e mestieranti del cinema
con sezioni didattiche ed interattive che permettono di apprezzare da
vicino la regia, la sceneggiatura ed il doppiaggio. La parte di maggiore
impatto, anche emotivo, è però data dalla visita guidata, che con
interessanti spiegazioni ed aneddoti ci porta all’interno
dei set all’aperto che sovrastano l’immaginario e la fantasia. Le aree
tematiche permanenti riguardano Roma Antica, il Tempio di Gerusalemme e
la Firenze del 1400. Forse il costo totale del biglietto è eccessivo, ma
per gli amanti del cinema è una tappa imperdibile
resa ancor più preziosa dalla capacità divulgativa delle guide.Acquista Fellini & Fellini. L'inquilino di Cinecittà
Hokusai, sulle orme del maestro:
Fate in fretta perchè c’è tempo solo fino al 14
gennaio: all’Ara Pacis si tiene la mostra dedicata a Katsushika Hokusai.
Una collezione varia e completa con circa 200 opere del maestro e di
altri artisti come Eisen, Hokkei ed altri. Impensabile
a mio avviso avvicinarsi alla mostra senza l’ausilio dell’audioguida,
che riesce ad entrare nel dettaglio della vita e delle opere di Hokusai.
La mostra si dirama cronologicamente concentrandosi su ogni periodo
della vita dell’artista proponendoci le opere
di carattere faunistico e floristico affiancate dai manga. La
produzione è molto vasta e comprende minuziose rappresentazioni di
paesaggi, prati, rocce, boschi per una visione a tutto tondo del mondo
giapponese senza dimenticare il Monte Fuji, reso iconico
anche grazie allo stesso Hokusai. Non mancano poi le rappresentazioni
degli esseri viventi, animali, creature fantastiche e mitologiche, ma
anche donne con volti ed espressioni disegnati e dipinti con grazia, ma
che non lasciano da parte pure immagini erotiche
ed “immagini pericolose” un tempo addirittura censurate. Il percorso
della mostra segue quello intrapreso dall’artista durante la sua vita,
così possiamo spostarci da una stanza all’altra per ammirare la ricerca
della perfezione, non tanto a livello artistico
quanto sul piano del soggetto: aquile, draghi e tigri che divengono
protagonisti indiscussi dei rotoli verticali. All'interno non è possibile scattare foto o registrare video, il biglietto intero costa 12 euro e l'audioguida ulteriori 4.
Brikmania:
Per questa mostra che si tiene al Guido Reni District (proprio vicinissimo al MAXXI) il tempo scade il 28 gennaio
quindi ancora qualche giorno a disposizione. Si tratta di un’esposizione
interamente realizzata con mattoncini Lego, forse
un po’ troppo orientata ad un pubblico composto da giovanissimi con
poco spazio per noi vecchi nerd. Non mancano infatti gli spazi per
bambini proprio all’interno delle sale da esposizione, ed è possibile
abbinare la visita ad altre mostre sempre con un carattere
creativo ed educativo. I circa 120 pezzi che formano le scene sono il
frutto del lavoro di 20 artisti che hanno impiegato circa un anno per
creare auto, navi, aerei e razzi spaziali, divertenti ed affascinanti
copie di mezzi realmente esistenti o esistiti. Il biglietto costa 13 euro, e vi è la possibilità di abbinarlo alle altre mostre.
Monet:
Il Complesso del Vittoriano invece ospita fino
all’11 febbraio una mostra dedicata a Monet. Si tratta di una raccolta
di 60 pezzi del padre dell’Impressionismo che provengono tutte dal Musee Marmottan Monet di Parigi. Lavori privati, che
l’artista conservava nella propria casa di Giverny, ereditati dal
figlio Michel e quindi donati al museo. Si inizia con un breve filmato
che introduce l’artista ed il periodo di riferimento, per poi iniziare
ad ammirare le opere vere proprie, compresi i suoi
primi lavori, caricature e ritratti dei figli. Si prosegue con i
paesaggi sia urbani che rurali, con i salici piangenti, i fiori del
giardino, ninfee e rose. Trattandosi di opere collezionate e messe da
parte nel corso degli anni, queste abbracciano più periodi
della sua vita e riescono così nell’intento di mostrarci una visione
molto aperta e dettagliata dei suoi interessi e delle sue passioni.
All’interno dei giardini della sua dimora in Normandia infatti si dedicò
alla pittura ed alla cura del paesaggio prendendo appunto spunto per alcuni propri quadri dal suo celebre giardino e dal laghetto in stile giapponese che riuscì a costruire al suo interno. Fonte incredibile di ispirazione ed il suo personale laboratorio en plein air. Studi sui colori, sulla luce e sperimentazioni cromatiche danno vita così a numerosi lavori che oggi sono parte indissolubile del suo vasto repertorio.Acquista Giverny. Il giardino di Monet
I grandi maestri. 100 anni di fotografia Leica
Sempre al Complesso del Vittoriano, ed in questa occasione fino al 18 febbraio, si tiene anche la mostra sui 100 anni di fotografia Leica. Sono moltissimi gli artisti che hanno utilizzato questa macchina per i propri scatti e vengono qui esposte circa 350 fotografie d'epoca e che hanno segnato la storia. Tra i tanti possiamo ammirare Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, William Klein e così via. Un excursus che prevede anche locandine e libri, filmati e riviste: è curioso, come anche per chi non è un appassionato o del mestiere, ritrovare nelle immagini posizionate lungo l'allestimento ciò che ci è rimasto impresso negli anni, che si tratti dei Beatles o di Che Guevara. 16 sezioni (Oskar Barnack fotografo; Leica e la nuova visione (“neues sehen”); Fotogiornalismo 1925–1935; Fotografia e propaganda; Fotografia umanista; Gli anni di macerie; La fotografia soggettiva; Fotogiornalismo 1945–1970; Fotografia d’autore; La “new color photography”; Leica e la fotografia di moda; Leica in Giappone; Leica in Spagna; Leica in Portogallo; Fotografia d’autore: anni ‘70; Fotografia d’autore: dagli anni ‘80 a oggi) che si intrecciano cronologicamente e tematicamente facendoci abbracciare il vasto mondo della fotografia.
Acquista I Grandi maestri. 100 anni di fotografia Leica
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