Regia: Giulio Ricciarelli
Anno: 2014
Titolo originale: Im Labyrinth Des Schweigens
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (7.3)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon
Film:
Germania 1958: parlare di cosa è successo durante
gli anni del nazismo non è soltanto un tabù derivante dalla vergogna, ma
qualcosa di più profondo, troppo scomodo per essere messo sotto i
riflettori. Eppure l’oblio voluto non riguarda
secoli passati, ma la storia recente di una nazione che vuole e prova a
ripartire. Come è possibile farlo però senza un minimo di auto
coscienza? Senza poter imparare dai propri macabri errori? Il film di
Ricciarelli, utilizzando come protagonista un avvocato
della procura, ripercorre uno dei processi più importanti della storia,
grazie al quale si sancisce il fatto che anche in guerra non tutto è
permesso. Ed apre gli occhi sul fatto che tutti si è colpevoli, non
basta l’arrivo degli americani o dei russi per
creare una nuova nazione, questa deve ripartire da zero, senza fingere
che nulla sia successo, senza nascondersi dietro ad un dito. Non è una
pellicola documentaristica, è toccante nei momenti giusti, come si
addice a tutto ciò che tocca questo tema. Forse
lenta in alcune scene, ma il muro di gomma in cui la procura tedesca si
imbatti è ben rappresentato, così come i loro sforzi per trovare chi ha
agitato con la propria volontà, senza potersi rifugiare nell’odiosa
cantilena del ricevere gli ordini come un soldato.
Sono decine e decine i lavori cinematografici che mettono a nudo gli
orrori dell’Olocausto, ma Il Labirinto Del Silenzio lo fa introducendo
una prospettiva nuova, originale se vogliamo. Oggi pare impossibile che
Aushwitz non fosse per niente accennata, a distanza
di pochi anni, come una delle pagine più buie ed orribili della storia.
Un film che abbatte i confini tra buoni e cattivi: questa distinzione
non può essere fatta da un anno all’altro, da un giorno all’altro.
Numerosi i contenuti ed i temi per vari spunti,
più povero invece come prova registica relativa al cinema.
Edizione: bluray
CG Enterteinment non usa le semplici amaray e
questo mi piace. Inoltre la qualità video ed audio sono sempre buone: la
traccia italiana e quella originale sono entrambe in DTS HD MA, mentre
gli extra, molto corposi sono i seguenti:
-
Trailer
-
Sul set (4 minuti)
-
Interviste (54 minuti)
Nessun commento:
Posta un commento