Regia: Alessio Cremonini
Anno: 2018
Titolo originale: Sulla Mia Pelle
Voto e recensione: 7/10
La storia di Stefano Cucchi, i suoi ultimi giorni
di vita, su
Netflix ed anche in alcune sale. Cucchi non era un eroe,
Cucchi non è un martire. Sarà però un simbolo, in maniera oggettiva ed
assolutamente non politicizzata, di una storia di
abusi di potere ed ingiustizie. Il film è girato bene, interpretato da
Alessandro Borghi in modo impeccabile, ed un film forte. Toccante.
Emozionante. Ti carica di rabbia, ma non di quella cattiva. E’ una
rabbia dovuta al fatto che puoi sentirti decisamente
impotente. E la figura di Cucchi è una di quelle che può accendere
empatia da parte del pubblico, ma che in un certo senso è pure distante
dall’uomo comune. Un uomo che ha sbagliato? Più di una volta? Non importa, perchè gli errori capitano e ci sono quelli gravi, nessuno dice di no. Ma la pena e la colpa dovrebbero essere misurate. Non è facile immedesimarsi esattamente in lui, ma
viene naturale farlo per quanto riguarda la situazione
che lo ha visto soccombere in maniera del tutto spropositata sotto i
colpi di tutto ciò che non è giusto. La pellicola di Cremonini non è un
documentario, ma resta fedele agli avvenimenti (i fatti sono talmente
recenti e passati su ogni tipologia di mass
media che è difficile dimenticare) senza dare un giudizio nè sul suo
personaggio, nè sugli aguzzini che hanno fatto sì che morisse. Qualcuno
ha esagerato. Qualcuno è colpevole. E’ indubbio questo fatto. Eppure
anche la giustizia non è andata mai oltre, si
è messa da parte. Voglio però parlare del film più che della trama: una
acuta e cristallina prova di coraggio cinematografico. Ci voleva
Netflix per averlo in così breve tempo nelle case di tutti.
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