Capitolo 372: Quella volta che ognuno aveva la propria Cindy
Anche quel pomeriggio Jack stava sbuffando. Si sentiva un toro: non di quelli famosi per le prestanze fisiche dell'animale, ma di
quelli tenuti dietro le sbarre prima della corrida. Era insofferente, non si dava pace. Il problema, come
ultimamente capitava sempre più spesso, stava tutto nella voglia di uscire e fare un qualcosa di
sensazionale. Di eccezionale. Di superbo. Insomma stava sognando ad occhi aperti, mentre era a lavoro, ed
avrebbe dovuto svolgere diverse pratiche. Ma come ogni venerdì se ne fregava. Già, perché il venerdì era il
Valhalla della sua esistenza da operaio barra impiegato. Lo attendeva già dalla domenica notte, lo
attendeva da sempre. Ma non era più come una volta. Non usciva più come un tempo a sfondarsi di mille
aperitivi. A chiavare mille troiette (sempre il sogno ad occhi aperti di poco prima) sulle spiagge calde di
Seaside. I tempi erano cambiati, e Jack si sentiva scivolare tutte le occasioni tra le dita. E quel venerdì fu già
un mezzo disastro fin dalla mattina. Sempre scoglionato, mai fiero di una svolta in questi ultimi tempi. Ed il
pomeriggio, quello in cui doveva lavorare come un ciuco secondo i suoi sclienti appena arrivati dalla Città , lo passò a scrivere
messaggi ai vari amici: la triste verità lo stava cingendo con forza sovrumana e rischiava di stritolarlo.
Nessuno sarebbe uscito quella sera. E neanche i giorni successivi. Jack iniziò così a credere fermamente
nella presenza degli alieni. Quegli esserini verdi dotati di dischi volanti avevano sicuramente rapito i suoi
amici qualche tempo prima, e gli avevano stuprato il cervello. Adesso ad ogni richiesta di uscire si sarebbero comportati da lobotomizzati incatenati alla famiglia ed alle tradizioni Amish. La fine di un mondo. La fine del
mondo di Jack. Fu così che gli ritornò alla mente (ancora una volta) Cindy: con lei tutto era sempre diverso.
Anche quando si trattava di un semplice aperitivo o di una passeggiata sulla spiaggia. Non c’era verso,
aveva sempre più bisogno della sua presenza. Palesandoglielo al telefono scoprì una cosa buffa. Ovvero che
anche Cindy, certe volte si ritrovava nella sua stessa situazione e pure lei faceva affidamento sulla Pong, che
per l’appunto come sappiamo si chiamava Cindy pure lei. Questa fu quella volta in Jack capi che ognuno
aveva la propria Cindy. E certe volte poteva essere una Pong.
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