Regia: Tim Story
Anno: 2019
Titolo originale: Shaft
Voto e recensione: 4/10
Durante la non breve introduzione del film, con i
vari titoli di testa, cerco qualche informazione in più sul film, e
scopro che si tratta del quinto film, tra sequel, remake o reboot della
serie Shaft, che non conosco, o non mi viene in
mente. Ma più probabile la prima. Quindi si inizia maluccio, per i miei
standard: come se iniziassi con
Creed senza aver mai visto
Rocky. La
sensazione è più o meno quella, e non voglio dare la colpa a tale
regista Tim Story, a Netflix o agli sceneggiatori:
la mancanza è soltanto mai, ma influisce sulla visione. C’è da dire che
preso singolarmente non noti poi troppe mancanze a livello di trama,
anche se senti che alcune situazioni o magari frasi sono legate ad un
passato che non fa parte del mio repertorio.
Shaft infatti va avanti dai primi anni settanta. Questo del 2019 non so
quanto ne ricalchi le impronte, ma ha il sapore di thriller leggero
misto a commedia, con effetti speciali e fotografia semi ganzi, ma
davvero per niente originali. Lo si guarda certo,
non ci si diverte questo è chiaro, però si sente che manca qualcosa.
Qualcosa di troppo per poterlo apprezzare fino in fondo.
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