Alcune salite sono lunghe, ripide e non ne vedi la fine. Una volta che sei abituato non senti il loro peso e vai avanti senza fatica, passo dopo passo, affrontandole. L'unica titubanza che hai riguarda il fatto di non sapere quando possa finire e cosa ci sarà una volta terminato il cammino: ti accorgi però poi che resta sempre la soddisfazione di avercela fatta, migliorando te stesso e sentendoti finalmente leggero. Anche se ti coglie la pioggia all'improvviso, eppure sei preparato. Perchè il percorso che ti metti dietro le spalle resta ricco di emozioni, come quelle che il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi riesce a darti. Un'esperienza suggestiva all'interno dei boschi, partendo dal passo dei Fangacci, attraversando boschi quasi incontaminati (e vedendo quelli veramente incontaminati della Riserva del Sasso Fratino), scendendo per il Fosso degli Scalandrini ed ammirando le varie cascate, incontrando salamandre e gustandoci la natura. Questa parte degli Appennini non ha forse il fascino rude ed impervio delle Apuane, ma sa colpire quando serve con la natura rigogliosa che sovrasta Camaldoli. Abbiamo avuto anche il tempo di una visita all'interno del suo Sacro Eremo.
Album fotografico La foresta della Lama
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