Anno: 2019
Titolo originale: Stranger Things
Episodi: 8
Stagione: 3
Attesissima terza stagione di Stranger Things: questa volta ho dovuto vederla tutta d’un fiato. Se la seconda era
(comunque bella) più lenta e forse più di passaggio per introdurre nuovi
personaggi e situazioni, questa risulta fenomenale. Supera le
precedenti in un colpo solo, è intrigante,
è anni ottanta anche dal punto di vista citazionistico, ci hanno messo i
russi cattivi, sa di spionaggio, ha il sapore del thriller e
dell’avventura, più vai avanti e più hai paura perché sai che stai per
terminarla. Quindi rallenti volutamente, metti pausa,
respiri e poi prosegui. Le atmosfere sono quelle giuste, anzi anche di
più: a manciate potrei tirar fuori King, Carpenter, Spielberg, tutto
quanto. Perderei un sacco di tempo inutilmente perché poi dovrei passare
a Terminator , a Ritorno al Futuro, a La storia Infinita. Non ci sarebbe spazio e potrebbe sembrare una mera raccolta
di situazioni e scopiazzature, ma è tutto tranne questo. E’ l’idea, è il
sentimento di base, è una delle più belle avventure per ragazzi
(intendo tutti noi) che ci siano mai state. E’ una
crescita continua, dei personaggi e delle loro azioni: da bambini
diventano adolescenti e crescono anche le loro azioni, i loro sentimenti
e tutte le aspettative. Anche quelle del pubblico. Cambiano i problemi e
con essi le priorità. Questa serie poi… è semplicemente
perfetta, dovete guardarla, ed ascoltarla perchè pure la colonna sonora è stupefacente. In ordine sparso poi abbiamo altre chicche piacevoli, come la presenza di un nuovo personaggio (che nelle mimica facciale è già mostruosa secondo me) ovvero Robin, interpretata dalla figlia di Ethan Hawke ed Uma Thurman... O il poliziotto che guarda Magnum PI alla televisione, i vestiti, le auto... Goduria, e ripeto, guardatelo perchè dobbiamo parlarne.
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