Giornata bigia, ombrosa, giusta per la partenza, per dedicare gli ultimi addii ad una città che ci ha regalato molte emozioni. La cosa più sottovalutata delle partenze è il nuovo arrivo, la futura destinazione che seguirà. Forse anche la promessa di un ritorno o anche il semplice imprimere i ricordi. Che siano in un album o in un taccuino o nel più moderno blog. Ricordi che sono anche un po' malinconici come le nuvole cariche che ci salutano quando montiamo sul nostro enorme traghetto che attraverserà questo plumbeo scorcio di Baltico fino ad Helsinki. Ultima tappa cittadina della nostra Gitinissima, che ci riserverà diverse attrazioni ed attività nei giorni a venire. Finlandia, così vicina, ma anche così distante, come spesso capita nella nostra amata Europa, colma di diversificazioni storiche e culturali anche se non geografiche. Ed Helsinki per adesso è parsa meno viva, più spenta, senza quella grande massa di turisti che imperservano a Praga, Riga o Tallinn. Sarà vero il discorso dei moltissimi suicidi? Non capisco però se è una causa o un effetto delle strade vuote la sera e delle serrande abbassate dei negozi. Però riusciamo ad apprezzare i suoi edifici ed i suoi parchi, a concederci una bevanda calda (non fa freddo, ma neanche si suda) al Regatta, che qui fa le funzioni del Nano Verde per la cioccolata o il caffè (lungo) ed una camminata alla scoperta di tutto quanto. Tutto o quasi insomma. Siamo solo al primo pomeriggio.
Album fotografico Arrivo a Helsinki
Nessun commento:
Posta un commento