Ok dopo la girata notturna di ieri, sveglia presto. O comunque, io credo che sia presto,abituato ad altre capitali ed al fatto che è domenica. Evidentemente cechi e turisti, oltre a fare baldoria il sabato sera sono leoni anche il giorno dopo. Passeggio quindi per il caratteristico centro e trovo anche con piacere numerosi posti per fare una colazione con caffè degno. Già mi piace ancora prima di trovarmi con i ragazzi del Free Walking Tour. Bella sta pratica: hai subito un'introduzione della città dal primo giorno e così puoi stabilire in maniera intelligente cosa vedere, come, dove e quando. Così oggi città vecchia e quartiere ebraico la mattina tra chiese e luoghi di culto di più confessioni, Kafka e golem, tipici trdlo (cilindri di pasta alla cannello con dentro cioccolato, creme o gelato). E così mi sono inserito nella città come un vero ceco (andando a tentoni). Ieri appena arrivato i molti gradi di differenza mi hanno fatto mettere in dubbio il mio vestiario forse troppo leggero, ma già questa mattina il meteo era da tuffo a Baratti. Il pomeriggio si svolge invece quasi interamente nella città nuova, che è solo un modo dire che va avanti da circa sette secoli. Vedo comunque opere moderne all'interno della Galleria Lucerna o la testa rotante di Kafka, che qui è ben apprezzato. Una fortuna per lui: generalmente invece chi sta sul cazzo viene defenestrato. È una pratica quasi sportiva qui a Praga. Passo quindi alla storia relativa all'occupazione nazista, ai partigiani, alle risposte stragiste tedesche, ai traditori ed a tutti quegli elementi che possono piacere a Follett o Forsyth. Mi permetto il lusso di un aperitivo nella piazza dell'orologio conquistando con la caparbietà di Pavel Nedved un tavolo, proprio mentre il gallo canta. Cena tipica, ma il gulash e lo stinco di maiale sono troppo pesi per me che dirotto i miei gusti su di una più equilibrata anatra. La serata prosegue in alcuni locali di movida cittadina, ma mentre sto scrivendo sono bloccato da una tempesta di dimissioni epocali. A 800 metri dall'albergo, in cui ho lasciato il costume
Album fotografico Gitinissuma #1-#2
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