Prima tappa fatta. Nessuna difficoltà, anzi, mi sono ritrovato al B&B Nova Arbora mentre stavano ancora pranzando. A livello di impegno quindi posso dire è agevole, soprattutto se si è da soli ed un po' allenati, e con una temperatura piacevole come quella di oggi ci si può godere la camminata senza alcun tipo di pensiero. Le parti con maggiore dislivello sono quella iniziale in cui si arriva al Santuario di San Luca seguendo le famose 666 arcate e quella finale per giungere a Badolo. Il sentiero è molto ben segnato, una volta fatta visita al santuario ho perseguito imboccando il sentiero dei Bregoli in cui ci sono le stazioni della via crucis fino alla chiesetta di San Martino. Sul cammino poi ho attraversato il parco della Chiusa per trovare i ruderi di villa Talon. Proseguo nel bosco e la vegetazione aumenta, neanche mi viene in mente che fino a poco prima ero dentro ad una grande città. Seguo il percorso che a tratti costeggia il fiume Reno e non trovo praticamente mai nessuno lungo il mio cammino, se non ciclisti. Un po' lo avevo immaginato, essendo partito io la mattina intorno alle 8.15, metre in molti magari arrivano in treno e su mettono in marcia più tardi. Trovo qualcuno, ma non viandanti della via degli dei, nei pressi dell'Oasi naturale di San Gherardo. Qui si trova un cippo in memoria dell'eccidio nazista di Rio Conco. Supero poi una bella pettata che tocca i Prati di Mugnaio e punta su Mugnaio di Sopra. Non troppo più avanti ecco il Nova Arbora dove mi sistemo. Essendo parecchio presto, una volta docciato e riposato, mi godo alcuni sentieri della campagna qui intorno. Siamo ai piedi del Monte Adone e domani inizierò la sua ascesa.
Album fotografico Via degli dei #1
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