:
Autore: Michel Houellebecq
Anno: 1998
Titolo originale: Les Particules Elementaires
Voto e recensione: 3/5
Pagine: 337
Acquista su Amazon
Libro e quarta di copertina
Uno sguardo disincantato sul corpo agonizzante della civiltà occidentale che ricorda scrittori d’oltreoceano come DeLillo, Carver, D.F. Wallace e T.C. Boyle. Un libro spietato, intenso, bello ed estremo.
Michel Djerzinski e Bruno Clément sono fratellastri e sembrano essere accomunati unicamente dall’abbandono della madre. Michel è uno scienziato dedito alla biologia molecolare e vicino al Nobel. Un uomo che ha dedicato la sua esistenza agli studi scientifici che lo hanno portato all’isolamento e all’impermeabilità a qualunque emozione. Il suo sogno è riuscire a clonare gli esseri umani così da poter garantire a essi una vita perfetta. Bruno è un uomo di lettere, fa l’insegnante, è attirato dal sesso in modo morboso, ed è costretto dalla malattia a entrare e uscire dalle cliniche psichiatriche. Sia la morbosità patologica di Bruno sia l’asettica razionalità di Michel sono il risultato dell’ambiente che li circonda: un mondo fatto di solitudini e dominato dal caso in cui i desideri sembrano scaturire dagli spot pubblicitari.
Nella descrizione di questo quadro apocalittico, nell’aridità di questa umanità scarnificata si intravedono scenari futuri dai risvolti inquietanti.
Commento personale e recensione:
Barlume e lampo nella mia memoria: mi torna in
mente il Transumanesimo. Beh? Navigo un po’ su wikipedia e tra i romanzi
correlati alla pagina c’è questo, che così scarico in versione kindle.
Sarebbe stato poco coerente prendere la versione
cartacea no? Comunque lo inizio e comincio ad appassionarmi a quello
che contrariamente alle mie aspettative è un romanzo di formazione.
Moderno sì, particolare pure, scritto in maniera quasi didascalica che
ti affascina, ma alla fine (così come all’inizio
e nel centro) è la storia di due uomini come tanti altri (a grandi
linee). Si dirà con i loro problemi, attuali e di gioventù, le
aspirazioni se ce ne sono state ed i loro successi, anche questi
mutevoli in base al punto di vista di chi legge o racconta all’interno
del romanzo. Uno spaccato intrigante ed interessante, nuovo ed audace,
degli anni settanta ed ottanta che proseguono anche nel decennio
successivo, con i cambiamenti sociali, etici e pure scientifici. I due,
fratellastri, si rincontrano e parlano, disquisiscono,
ricordano. Una scrittura pulita, senza fronzoli, realistica ed un
insieme di storie tristi, ma decisamente vere e forti.
Nessun commento:
Posta un commento