Autore: Staney G. Weinbaum
Anno: 1934
Titolo originale: A Martian Odyssey
Voto e recensione: 3/5
Pagine: 120
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Trama del libro e quarta di copertina:
Quando "Un'odissea marziana" dello sconosciuto Stanley G. Weinbaum
apparve nel numero del luglio 1934 di "Wonder Stories" fu presentato con
queste parole: "Questo autore ha scritto una storia di fantascienza
tanto nuova e fresca da spiccare nettamente al di sopra di tutti i
racconti di questo genere". Qualche tempo dopo, H.P. Lovecraft scriveva:
"Ho notato con piacere che almeno qualcuno è riuscito a sfuggire alla
rivoltante banalità in cui è avvolta la maggior parte delle storie
interplanetarie pubblicate nei pulp. Qui c'è una persona in grado di
pensare a un altro pianeta in termini diversi da monarchi antropomorfi e
belle principesse... Egli sa immaginare situazioni, psicologie ed
entità totalmente aliene, escogitare eventi coerenti prodotti da motivi
del tutto alieni ed evitare i melodrammi di bassa lega in cui sguazzano
tutti gli scrittori di avventure pulp. Il suo tocco leggero non
diminuisce l'interesse delle storie, mentre una suspense genuina viene
assicurata senza i trucchetti da quattro soldi adoperati dalla
maggioranza degli autori."
Commento personale e recensione:
Letto non proprio tutto d'un fiato, ma solo per demeriti miei. La storia, degli anni trenta, è innovativa. Purtroppo, ma è solo un problema legato all'epoca in cui è stato scritto, più fantastica che scientifica, anche se l'autore con superba capacità culturale riesce a dare un punto di vista originale per quanto riguarda alieni (marziani) e pianeti differenti dal nostro (un improbabile Marte in questo caso). Esci dai soliti schemi di quegli che possono oggi anche risultare noiosi introducendo creature biologicamente e socialmente differenti in tutto da ciò che ci aspettiamo. Riesce a dare, pur con una scrittura semplice "da ragazzi", una visione estranea da ciò che il pubblico si poteva aspettare. Mette in discussione praticamente tutto, elabora nuove (fantasiose) teorie e lo fa costruendo un mondo nuovo ed inaspettato. Molto corposa l'introduzione, a mio avviso da leggere dopo il racconto in quanto a rischio spoiler, di Sam Moskowitz.
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