Lo scorso anno lo ho finito a Parigi. Questa volta è toccato a Lisbona. Come prima cosa voglio stucchevolmente unirmi al coro di auguri per l'anno nuovo. Che sia migliore, ma anche no, di questo. Alla fine si sta bene, dirompenti come onde nelle proprie scelte e forti come scogli per quelle altrui. Personalmente non ho da chiedere molto nella letterina dei sogni e delle speranze, solo di continuare in questo modo, come ho detto iniziato e con la solita rotta. Per chi mi sta vicino invece, che qualcosina possa cambiare, soprattutto il fatto di potersi lasciare problemi, guai e terremoti alle spalle. Ok finita la parte zen, oggi ho iniziato la giornata con vari moccoli, tutti in portoghese e maremmano. Dopo giorni di sole splendente è calata una nebbia che Val Padana levati. Quindi l'attraversamento del ponte 25 Aprile è stato un po' come attraverso il Golden Gate di San Francisco. Non a caso sono due ponti gemelli, maddeh, così è un abuso. Anche la visita al Cristo Rei si è rivelata infruttuosa a livello fotografico. Ho scelto la tre più chiare che potrete vedere nell'album. Così la levataccia ha avuto poco senso, e me ne torno insoddisfatto al di qua per colazionare al Mercato Time Out. Ricaricato di nuove energie passo mattina e pomeriggio ad attraversare a croce tutta Lisbona, essendo l'ultimo giorno pieno qui, non ho voluto lasciarmi nulla alle spalle. Ed i piedi ne risentono. Mi godo il termine di questo giro completo che la Terra ha fatto intorno al Sole, senza mai deragliare, con una serie infinita di fuochi d'artificio. Feliz ano novo.
Album fotografico Portugau #4: finire l'anno a Lisbona
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