Oggi ho dato l'addio a Lisbona, una città che mi ha favorevolmente colpito per la sua genuinità. Tra le migliori capitali visitate ultimamente, inoltre molto viva ed affaccendata. In mattinata prendo il treno per Coimbra, che in due ore mi porta a destinazione. Il tempo è cambiato, fa più freddino ed i vestiti più pesanti con cui sono partito da Piomba, fanno comodo. Il caldo però torna ad affacciarsi non appena affronto l'ennesima salita e l'ennesima scalinata. Sti portoghesi praticamente hanno soltanto pianure, tranne che nelle città, che sembrano arroccate su vari cucuzzoli. Che poi, sono stati invasi, quindi sono servite a poco, se non a farci penare mentre andiamo da un luogo d'interesse all'altro. Coimbra è meno appariscente ed enigmatica rispetto a Lisbona, manca un po' di personalità, ma riesce a difendersi grazie a chiese e monasteri, ma soprattutto con la sua università, patrimonio UNESCO e la più antica della nazione. Ingresso centellinato, pochi minuti a testa per entrare nella sua magnifica biblioteca, ma vi è pure il divieto di scattare foto. Per il resto viuzze, stradine, salitine (mai una discesa, sembra impossibile eppure...) ed un'altra tappa prima di giungere a Porto.
Album fotografico Portugau #6: Coimbra
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