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sabato 8 febbraio 2020

Arrivo a Southampton (nonostante la Brexit)

Foto clamore di gettons
Biglietto andata e ritorno da Pisa per Londra a 32 euro: di quelli che anche se hai appena finito di maledire RyanFuckinAir, clicchi e compri senza neanche starci a pensare. Spendo più di parcheggio all'aeroporto che di viaggio. Quindi ok, e non fai caso al fatto che nel frattempo l'UK sarebbe uscita dall'Europa, o che in Cina scoppiasse il caso del coronavirus. Queste preoccupazioni sono venute più tardi, e le gate solo a possibili o probabili ritardi durante i vari controlli in partenza o in arrivo. Comunque ci siamo, il mio compagno di viaggio è Roikin, e lui è dato di passaporto valido. Mentre io devo accontentarmi di una semplice carta d'identità, neanche a tessera, ma vecchio modello. L'altro, il fortunello gettons, si trova invece già nel Paese extracomunitario, dotato di ben due passaporti. Neanche fosse un trafficante o una spia. Facciamo i controlli a Pisa. Facciamo i controlli a Stansted. Prendiamo il National Express e ci dirigiamo al punto d'incontro prestabilito, dove ci attende l'auto. Da qui, viaggio nella notte, dribblando macchine che guidate al contrario e cinesi che ci vogliono tossire addosso. Ma questa premessa è niente. Niente a confronto dell'incazzatura che sto cercando di reprimere. Ogni volta che ci muoviamo noi tre succede un casino: per la Scozia i salti mortali perchè prese fuoco il Monte Pisano e cancellarono il volo così partimmo da Milano. Stavolta la tempesta perfetta che sembra volersi abbattere sull'Isola di Wight, meta della gita. Il gestore dei traghetti nel pomeriggio ci ha avvisato che non è garantito il ritorno. Fottuti. Arifottuti. Fate bene a starvene fuori dall'Europa, miserabili. Il piano B però fa paura come il piano A.

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