Il ritorno dalla mitica Transilvania è stato lungo e lento, ma una volta tornato nella capitale mi sono rimesso in moto. Veramente grande Bucarest da farsi a piedi tagliando da sud a nord. Il ritorno me lo sono fatto un po' anche con i mezzi per usare ancora i lei che tenevo in tasca ed utilizzare qualche cosa di alternativo. Non sono comodi come Uber, ma riescono a toglierti dal traffico. I vialoni immensi a sei corsie che dividono i quartieri, purtroppo non sono il top del top in senso di comodità quando cammini e devi attraversare. Dopo essermi fatto una scorpacciata di chiese ortodosse, la sinagoga ed il tempio corale, nonché anche una moderna ed interessante libreria parto così verso nord. Le strutture qui sono un po' più legate al periodo comunista. Il loro central park di periferia , Parkul Regele Mihai, le abitazioni villaggio da pastorelli ed entro nel vero cuore rumeno. Però tornare alla civiltà è più opportuno per la domenica sera, essendo anche il mio ultimo giorno qui, lontano dal coronavirus, ma non prima di aver fatto altri parchi finché la luce me lo consentiva. Provo un narghilè aromatizzato frutta alla galleria in centro e finalmente ceno nel tipico e poco costoso Caru cu bere. Ho prenotato e ne vale la pena. Inoltre a cena non ci sono soltanto turisti.
Album fotografico Bucarest in grande
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