lunedì 23 marzo 2020

Green Book (2018)




Regia: Peter Farrelly
Anno: 2018
Titolo originale: Green Book
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (8.2)
Pagina di I Check Movies
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Ci sono film che sai già dove andranno a finire e come si svolgeranno, ma non per questo gli effetti da piacevole sorpresa vengono soppressi sul nascere. Green Book si basa (purtroppo) su fatti realmente accaduti. Non due millenni fa. Ma pochi decenni fa. Non in un Paese sottosviluppato, ma in quella che considero una delle migliori democrazie esistenti. Eppure le storture sociali e le ingiustizie razziali sono stante (e sono) molto comuni anche negli Stati Uniti. Farrelly, dedito soprattutto alla comicità, sa portare sul grande schermo una storia drammatica e biografica, condita da spunti ironici e dialoghi ingenuamente divertenti senza mai spostare la lente d'ingrandimento dal problema di fondo. Riesce ad essere concentrato sulla trama e sugli aspetti importanti come il razzismo e le diversità in maniera decisamente elegante. Non mettendo da parte situazioni forti. I personaggi, Don Shirley, ed il suo autista sono caratterizzati splendidamente, anche se forse in maniera un po' troppo accentuata. Il primo è un musicista di successo, che ha la sola "colpa" di essere un uomo di colore negli anni sessanta. Fa una musica colta, da bianchi e si è arricchito, economicamente, ma anche culturalmente. Vive in un limbo in cui è "diverso" dai suoi "simili" e non è "uguale" ai bianchi per cui suona. L'altro è un semplicissimo italo americano del Bronx, uomo genuinamente ignorante, con pregiudizi naturali, insiti dietro la sua scorza da bonaccione. I due impareranno a conoscersi ed a imparare l'uno dall'altro. Trama ordinaria quindi, ma molto ben articolata in modo da abbracciare e sviscerare più temi importanti.

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