Regia: Luis Bunuel
Anno: 1950
Titolo originale: Los Olvidados
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (8.3)
Pagina di I Check Movies
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Su Prime Video, con un po' di pazienza e ricerca si riescono a trovare alcuni capolavori del passato che meritano senza dubbio di essere recuperati. I Figli Della Violenza, ambientato in un povero Messico di cenni fa, racconta le storie senza alcun riscatto di una gioventù debole e criminale lasciata a se stessa. Questi bambini già adulti, i dimenticati nel titolo originale, sono già segnati, non c'è via di scampo per loro. Non può esistere un lieto fine come annunciato dalla voce fuori campo che introduce la pellicola. Ed è così. Lo sapevano nel 1950 come lo sappiamo oggi. Questi ragazzi non si possono salvare da soli, e le istituzioni non sono in grado di farlo: l'occhio della regia punta sul realismo di queste situazioni, che non sempre derivano da scelte sbagliate o atteggiamenti criminali e violenti. L'essere al di fiori della società civile è un dato di fatto difficilmente guaribile, se ciò che circonda i ragazzi non è altro che odio, povertà e mancanza di stimoli positivi. Chi nasce criminale può cambiare, ma non sarà possibile se il mondo che lo circonda lo bombarda di pregiudizi, cattive azioni e mancanza di affetto. Tutto qui, facile no? Non è certo semplice invece inserire questi temi in una trasposizione cinematografica, ma Bunuel ci riesce con distacco ed immagini cruente. Il corpo senza vita di Pedro lasciato rotolare tra l'immondizia ne è l'apoteosi generica a conclusione di questo splendido lavoro, forse andato dimenticato.
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