Regia: Paul Thomas Anderson
Anno: 2007
Titolo originale: There Will Be Blood
Voto e recensione: 7/10
Pagina di IMDB (8.2)
Pagina di I Check Movies
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Mea culpa. Sono arrivato a guardare questo bel film con colpevole ritardo. Credevo, forse ingannato dal titolo, si trattasse di una sorta di noiosa critica politica su Bush. Ma pensa te. Il Petroliere invece, nella figura interpretata da un sublime Daniel Day-Lewis è la storia ambientata ai primi del 900 (quasi a toccare il terreno del genere far west) di un uomo malvagio, corroso dall'invidia, dall'egoismo e dall'odio nei confronti del prossimo. Questa parte psicologica però è astutamente ben nascosta per gran parte del film, affiora a tratti, non viene vomitata in tutto il suo essere se non nella porzione finale della pellicola. La sua vera natura si mostra lentamente, eppure essa è lì, insita nel suo animo che brama potere ed affronta la competizione in maniera insana. L'oro nero, ancora oggi fulcro dell'economia mondiale, può essere visto come una metafora elegante contrapposta all'animo umano ed al crescendo dell'odio che abbiamo nella trama: si scava duramente per poterlo far affiorare e sgorgare di botto, così come il regista scava all'interno della psiche del magnate Daniel Plainview per portare alla luce il suo cinismo negativo ed arrivista. Spazi aperti, estesi, immensamente selvaggi quelli che la fotografia ci regala cogliendo a sprazzi il motore economico dell'economia americana e del suo sogno che coinvolge un gran numero di persone. Non tutte si arricchiscono, o non tutte allo stesso modo: i più scaltri vanno avanti. Spettacolare.
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