Regia: Tim Miller
Anno: 2019
Titolo originale: Terminator Dark Fate
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (6.3)
Pagina di I Check Movies
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Lo ho guardato senza alcuna aspettativa, quindi impossibile restarne deluso. Anzi, il mio unico scopo era quello di vedere il buon vecchio Arnold all'azione. E fin qui tutto, bene se non benissimo. Perchè nel film l'azione non manca ed il vecchietto si muove bene e con disinvoltura. Molta meno disinvoltura è nei dialoghi discutibilmente ironici che è costretto a recitare. Ma ok dai, siamo al sesto capitolo della saga... Una saga che per me poteva anche fermarsi con lo splendido se non magnifico Terminator 2, ma sono forse troppo nostalgico. Comunque (ah, attenzione SPOILER da qui in poi) lo guardo e mi ritrovo subito con un colpo di scena che mi fa venire voglia di spengere tutto: John viene ucciso. Ma daiiiii. Boh, ok proseguiamo. La storia riparte come fosse un sequel del mio preferito, Il Giorno Del Giudizio per l'appunto, togliendo di mezzo tutto ciò che era stato girato successivamente, ma la continuità non la noto affatto se non nel personaggio di Sarah (la solita Linda Hamilton) e nella presenza di Swarzy come attore. Già, perchè il suo T800, redento e pentito (roba da Misery non deve morire), è tutt'altro che lo stesso visto nei due capitoli originali. Stessa marca, stesso modello, ma due macchine differenti. Con i viaggi del tempo poi si può giocare anche all'infinito e rendere la trama interessante dal punto di vista estetico come accade in questo caso. Non venitemi però a raccontare che il trittico femminile che comanda ogni passo della storia porti con sè un qualche senso di epicità o quantomeno di urgenza all'interno del mondo post apocalittico. Mancano quindi un po' di elementi interessanti, nonostante la scorrevolezza ed il pathos in molte scene siano ben distribuiti.
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