Ai tempi del COVID-19, sto maledetto, è possibile svoltarla. Anzi, inizio a pensare che sia un obbligo. Perchè giorni chiusi in casa, regole ferree da seguire, limitazioni scellerate delle libertà, non fanno certo bene alla persona. Aiutano senza dubbio a stare più al sicuro ed a far sì che non si diffonda, ma dobbiamo anche imparare a conviverci e soprattutto a vivere. Dal 4 maggio è possibile spostarsi, almeno in Toscana, al di fuori del proprio comune per fare trekking, ovvero attività sportiva. Ed essendo una delle cose, se fatta con occhio, meno pericolose in assoluto ed al tempo stesso più salutari, sono tra i fortunati che possono apprezzare ancora di più questi momenti. Per la prima volta oggi ho quindi varcato i confini comunali per svolgere questo tipo di attività e mi sono recato a Prata, frazione di Suvereto, da cui è possibile fare (tra gli altri) un bellissimo percorso ad anello che percorre i numeri 12 - 17 -7 -5 creati e gestiti dai volontari di Suvereto Trekking. Quindi partiamo dalla parte nord del territorio, quella che confina con Sassetta e passiamo per Poggio Agliai incrociando poi il Molino del Pancione e Poggio Castello, tra boschi ed orchidee in fiore per poi giungere al Belvedere, tappa sempre gradita anche con la foschia umida all'orizzonte causata dallo scirocco. Questa camminata è durata 10,8 km totali per un dislivello positivo di 414 metri, dati raccolti con ViewRanger, che al momento sto preferendo al già collaudato Strava, in quanto la versione free mi pare sia più completa almeno per quanto riguarda la creazione di percorsi e tracce da seguire.
Album fotografico
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