Regia: Bong Joon-ho
Anno: 2019
Titolo originale: Gisaengchoong (寄生蟲)
Voto: 7/10
Pagina di IMDB (8.6)
Pagina di I Check Movies
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Non avrei mai creduto che un film coreano mi prendesse così tanto. Sì, ho dei pregiudizi: il cinema asiatico, anche quello che fa alzare il pubblico in piedi ad applaudire non è che mi abbiamo mai regalato grandi emozioni. Questo, sebbene abbia vinto l'Oscar come miglior film, per la prima volta nella storia essendo non in lingua inglese, non era da meno: ok tanto clamore e tante ne parlavano, ma non mi son mai fatto condizionare. Qui però il livello è davvero alto, e non mi riferisco agli aspetti tecnici che non sono in grado di recensire, quanto alla storia. L'essenza della trama ed il modo in cui viene raccontata, passando da un genere all'altro con piccoli aumenti di ritmo senza che ciò avvenga in maniera netta e traumatica. L'entusiasmo che ne deriva è quindi comprensibile: si parte con una sorta di commedia, si passa al drammatico con venature thriller, si toccano momento di tensione e la fotografia segue di pari passo ogni singolo cambiamento. Le scene si susseguono ora lente e cadenzate, poi più ritmate, poi ancora c'è spazio per il ragionamento e di nuovo via con un pizzico di adrenalina e dialoghi che non sono a (s)comparsa. La colorimetria e la scenografia, così come le musiche ed il montaggio, riescono a dipingere adeguatamente i differenti stili di vita dei protagonisti, suddivisi in famiglie di classi sociali opposte. Una differenza che si trasmette anche attraverso gli odori. E questo film sa davvero di buono e genuino.
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