Le direttrici del Valico dell'Appennino settentrionale sono state molteplici nel corso della storia, tutte aventi come riferimento le attuali città di Lucca e Pistoia da un lato, e Modena dall'altro. Uno dei tracciati più vecchi di cui si ha documentazione percorreva lo stretto crinale tra il T. Verdiana e il T. Volata dal fondovalle della Lima fino ai piedi del Monte Cupolino (1852 metri) dal quale si dirigeva in direzione dell'attuale Passo della Calanca. Divenuta in seguito mulattiera lastricata, siamo nel 1225, vide una nuova vita nel 1743 quando si pensò di costruirvi una vera strada di valico ancora oggi in parte conservata. Tale strada non ebbe seguito per le difficoltà climatiche cui era sottoposta. Si tratta comunque di un tracciato alquanto panoramico essendo in gran parte di crinale su aree prive di vegetazione di alto fusto. Passando per un sentiero alternativo e poco battuto quindi arriviamo prima al Capolino per raggiungere la sua vetta ed in seguito al
lago Scaffaiolo. Un anello lungo e se vogliamo anche impegnativo per lunghezza (quasi 20 km) e dislivello (circa 1200+ totali) con un gruppo bello tosto.
Album fotografico
Il passo della Calanca sulla Romea Nonantolana
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