Oggi mi sono svegliato come un leone. Ho ripreso totalmente le forze da ieri e nonostante la partenza del mio prossimo trekking inizi da Pretara, frazione di Isola del Gran Sasso, sono molto più vicino rispetto ai giorni scorsi. Infatti posso imboccare l'autostrada e farmi pure il gallerione. La Valle del Ruzzo fa parte delle zone meno "fortunate" e gettonate dell'Abruzzo. Non è rinomata insomma come altre mete più altisonanti, ma merita davvero un'escursione perché inoltre la sua conformazione si distingue per i boschi ed i ripidi sentieri che li attraversano. Un itinerario come quello di oggi fatto sui brulli paesaggi dei giorni passati sarebbe stato un suicidio. Siamo all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, precisamente in una delle porzioni territoriali dell’antica Valle Siciliana, e Pretara ai tempi del medioevo, era un antico villaggio di contadini e pastori, incastonata dentro la valle del Ruzzo, ricca di torrenti impetuosi e di storie, leggende, culture e tradizioni. Il percorso si snoda attraverso vecchie mulattiere, sentieri e carrarecce, utilizzate anticamente dagli abitanti del posto, in uno scenario naturale unico situato ai piedi delle più alte ed impervie cime del massiccio del Gran Sasso. Ben due gli eremi visitati:l’eremo di Fra Nicola (l’ultimo eremita del Gran Sasso) chiamato anche eremo di fratta grande ed il piccolo eremo di Santa Colomba, una giovane ragazza eremita vissuta nei boschi, nel lontano 1100, ai piedi del monte Infornace.
Album fotografico il cammino degli eremi nella Valle Del Ruzzo
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