La terza giornata comincia con la vicina Sorano. Per caratteristiche è davvero simile a Pitigliano, così a prima vista, vuoi per la particolarità del tufo che le accomuna, vuoi perché entrambe alte a farsi ammirare. Però sembra meno ordinata, più genuina nel suo essere rustica. Avrebbe dovuto essere una tappe da toccata e fuga, ma ce ne innamoriamo e non riusciamo a staccarci. Salite, discese, scale, archi e porte, balconcini e terrazze. Anche una sorta di piazza Bovio senza mare. Scendiamo poi dalla porta dei Merli e proseguiamo il nostro intento di fare altre vie Cave, perché anche qui gli etruschi utilizzarono queste strane strade dalle altissime pareti. Per terminare quindi aggiungiamo la più elegante e piccola Sovana, il borgo delle 498 monete d'oro del tesoro di San Mimiliano. E pure qui non ci facciamo sfuggire, in pieno tramonto altre vie cave. Ovviamente, in un apposito interludio, con una rete decente, sarò più preciso.
Album fotografico Sorano e Sovana
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