Regia: Gareth Evans
Anno: 2014
Titolo originale: Serbuan Maut 2: Berandal
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (8.0)
Pagina di I Check Movies
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Dopo aver visto il primo The Raid, mi ero così affezionato al genere ed all'arte marziale indonesiana proposta da Gareth Evans che prima di guardarmi questo sequel, avevo visionato anche Merantau. Questo in oggetto è però sicuramente il suo lavoro migliore, più maturo, più complesso e più corposo. Si tratta sempre di un film d'azione in cui i combattimenti corpo a corpo sono la parte centrale e portante di tutta la pellicola, tanto che le rare volte che le decine di comparse si ricordano di poter utilizzare armi da fuoco, basta attendere pochi secondi e tutto torna alla normalità. Una normalità che è dettata sempre e comunque da una coreografia davvero ben messa in opera. A differenza del primo capitolo le ambientazioni sono meno claustrofobiche, anche se non mancano affatto i lunghi scontri in ambienti ristretti come ad esempio l'abitacolo di una macchina o il bagno di un carcere. Certo è che l'inventiva adesso può spaziare su più fronti, così da aumentare a dismisura le variabili per creare nuovi combattimenti.E no, non ci si stanca, anche perchè, non ci aspettiamo grandi dialoghi o colpi di scena ed una trama elaborata, ma neanche chissà quale magia dal punto di vista della regia in ambito tecnico. Però le sorprese non si riducono ad una serie infinita di calci e pugni: appunto montaggio e fotografia rendono il prodotto molto più piacevole rispetto ai suoi simili e si fa guardare con apprezzamento fino alla fine.
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