Ecco, se c'è un anno in cui ritengo che la Coppa Italia sia più un impedimento che un obiettivo è proprio questo. E tutti sanno quanto comunque tenga a questa competizione, che porta con sè un trofeo in più per la bacheca di qualsiasi squadra. Quest'anno dicevo, è un po' particolare, perchè dati alla mano e gioco di fronte gli occhi è un vero e proprio anno di transizione, che almeno in Campionato ci vede arrancare tra alti e bassi che si susseguono, un'emergenza infortunati e positivi al COVID che può intralciare i piani più semplici ed una serie di gare ravvicinate che possono anche creare nuovi problemi non ancora sorti. Al netto di queste cose, che sono però tante, resta la nota positiva di un serata da "pazza" Juve (perchè ormai l'andazzo è proprio questo purtroppo) che ci permette di passare il turno. Sarebbe stato bello dire che è avvenuto con il minimo sforzo ed un grandissimo turnover, ma mentre il secondo c'è veramente stato, ci siamo di molto complicati una gara decisamente in discesa fin dai primi minuti. In una situazione normale avremmo dovuto chiudere il primo tempo con almeno un poker, senza subire alcuna rete. La palla è però tonda ed il calcio ci piace anche per la sua imprevedibilità. Così ci stanchiamo ed andiamo ai supplementari. I problemi di attenzione , le sviste, il calo di ritmo restano anche cambiando i protagonisti in campo. Alla fine conta però il risultato finale e questo ci permette di accedere al prossimo turno.
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