Giorni, settimane e mesi giallaranciossi mi hanno costretto spesso a casa, o meglio nel nostro territorio, a fare decine di escursioni sul nostro Promontorio. Sono diventato abbastanza esperto, non solo per vagare in solitaria o portare amici, ma anche per proporre giri ad amici di amici. Impossibile improvvisarsi come più esperta GAE, sono stato insignito del titolo di GNU (Guida Non Ufficiale), da me inventato, ed oggi avrei dovuto portare un po' di gente a giro sui nostri sentieri. Organizzato tutto a modino, partenza dalla baracchina di Baratti verso il Canessa per raggiungere Buca della Fate in senso antiorario, passare da Cala San Quirico e dirigerci fino a Calamoresca. Da qui prima modifica a scelta del gruppo, in base a tempo e stanchezza: chiudere il normale anello o allungare aggiungendo il parco di punta Falcone ed altri punti d'interesse generalmente non inseriti nei normali percorsi. Parte del ritorno via Crinale e Romanella una volta raggiunto il reciso. peccato che le lobby delle applicazioni meteo si siano accordate per far saltare il tutto. Fino ad un certo punto però. In due, i più temerari, non ci siamo fatti spaventare dalle piogge preventivate (sul promontorio non piove MAI) e trasformato l'escursione in un sopralluogo per studiare meglio i tempi da gestire in gruppo. Abbiamo deciso in corsa di apportare due piccole modifiche, la prima allungando da Cala San Quirico in direzione Monastero per evitare le pettata più impegnativa. Ne può valere la pena, ma si allunga un pochino. La seconda, già prevista dal programma è quella di deviare dal Campo del Mariti verso la Sedia e poi rientrare a Campo alla Sughera. In totale sono quasi 21 km per circa sei ore. Di conseguenza se si dovesse riprovare in gruppo c'è da tenere conto del fattore soste e perdite di tempo, quindi anticipare la partenza nel caso si voglia aggiungere anche il Parco di Punta Falcone. Dalla vostra GNU è tutto.
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