Regia: Spike Jonze
Anno: 2002
Titolo originale: Adaptation.
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (7.7)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon
Spike Jonze, ma soprattutto lo sceneggiatore Charlie Kaufman, giocano con voci fuori campo, una trama all'apparenza inconsistente, problemi sul rendere cinematograficamente appetibile un saggio apparentemente normale. Però nel mezzo c'è un'idea geniale che è quella di portare al cinema le difficoltà stesse di un adattamento cinematografico in una sorta di meta cinema in cui il protagonista è lo stesso sceneggiatore che scriverà il film che stiamo vedendo. Labirintico. Realistico. Onesto ed al tempo stesso menzognero. L'architettura narrativa si basa davvero sul niente ed è questa la sacralità dell'idea. Flashback a ripetizione che danno vita a sottotrame, intrigando e rendendo curiosa quella principale che cerca soltanto una soluzione che non segua determinati schemi preconfezionati come appunto la voce fuoricampo non sempre ben vista, ma pur sempre un espediente di successo in alcuni casi. E' un film che resiste inoltre grazie ad un ritmo ben scelto, che accelera e rallenta in base allo script cui fa affidamento, scopre ed evidenzia le peculiarità dei personaggi, riesce a far entrare nel vivo lo spettatore e può contare anche su solide basi relative sia ai dialoghi che all'azione. E tutto questo partecipando anche ad una sorta di scontro tra la sceneggiatura artistica che cerca di non seguire gli schemi ed essere in qualche modo originale per catturare l'attenzione e la sceneggiatura commerciale e vincente che si riduce a seguire degli schemi prestabiliti per raggiungere il successo. Il film in se stesso muta e si evolve, si trasforma in corso d'opera seguendo ora le idee e le emozioni di Charlie e dopo quelle del gemello Donald. Un'opera completa e sincera, sicuramente fuori dal comune.
Nessun commento:
Posta un commento