Regia: Takeshi Kitano
Anno: 1989
Titolo originale: Sono Otoko, Kyobo Ni Tzuki (その男、凶暴につき)
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (7.2)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon (cofanetto)
Segui gli aggiornamenti sul canale Vomito Ergo Rum di Telegram
Violent Cop è una delle risposte giapponesi, di fine anni ottanta, alla figura dell'Ispettore Callaghan americano, ed anche un pochetto ai poliziotteschi italiani ed è il primo lungometraggio di Takeshi Kitano. Si presenta veramente nel migliore dei modi, perchè nonostante alcune similitudini con determinati personaggi già visti al cinema dai metodi sbrigativi e spesso scellerati, riesce ad aggiungere elementi propri. Una prima parte più riflessiva e se vogliamo sociale, evidenzia la vita border line del poliziotto sociopatico Azuma, mentre la seconda, sicuramente di maggiore impatto ha tinte decisamente più crude e violenze che si mostrano in un crescendo che sottolinea il malessere del personaggio ("Qui sono tutti impazziti"). Schiaffi a ripetizione, primi piani sul volto che pian piano diviene tumefatto, inquadrature spesso caotiche su inseguimenti e scazzottate, ma anche su camminate lunghe che collegano scene ed avvenimenti differenti: Kitano non si limita a mostrare la violenza del proprio personaggio (che oltre a dirigere, ne prende le parti come attore protagonista), ma lo inserisce in un contesto di degrado urbano ed umano. E' infatti un poliziotto che va oltre le righe, vittima del gioco d'azzardo e della propria ira, in contrasto con i colleghi e con i superiori, ma che, come ogni buon anti eroe che si rispetti, non scende a compromessi con la malavita. Decisamente una buona pellicola per iniziare a capire questo regista ed il suo modo di fare cinema.
Nessun commento:
Posta un commento