Regia: Nicolas Winding Refn
Anno: 2004
Titolo originale: Pusher II
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (7.4)
Pagina di I Check Movies
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Appena finito di guardare il primo, non ho resistito e mi sono agganciato subito al sequel. Il protagonista non è più Frank (ucciso o fuggito, non ne abbiamo ancora la certezza), ma Tonny (Mads Mikkelsen), già con una parte importante nel precedente. Sono passati un po' di anni, ma l'atmosfera è la solita. Borghi di periferia urbana malfamata, balordi ad ogni angolo ed ambientazioni cupe o squallide. Forse meno votato all'azione del precedente e più introspettivo, con un protagonista che dimostra di essere un pesce piccolo, anche inadatto a determinate situazioni, con la giusta dose di paura ed ingenuità che contraddistingue alcuni malviventi da mezza tacca. Eppure, veniamo a sapere già nella parte iniziale che Tonny è il figlio di un pezzo grosso della malavita, ma nonostante il tatuaggio RESPECT impresso sulla propria nuca, nessuno sembra considerarlo e lui è in balie di conoscenze (per niente possono essere definite amicizie) pericolose che lo faranno cadere in tunnel di guai sempre più grandi. E seguito ancora una volta dalla telecamera a mano che ci porta nel vivo dell'azione e ancora di più nei pensieri di Tonny che è evidentemente tormentato. Un lavoro sociale che va oltre al semplice gangster movie come c'era stato modo di apprezzare precedentemente a cui si aggiunge una parte emotiva e di resa maggiore.
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