Regia: Nicolas Winding Refn
Anno: 1996
Titolo originale: Pusher
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (7.4)
Pagina di I Check Movies
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Lungometraggio di esordio per Nicolas Winding Refn e si nota una certa marcia in più. Location fuori standard quella inserita nei bassifondi di Copenaghen, tra pusher appunto, malavita, false amicizie, sotterfugi, imbrogli per campare e tirare avanti. Ambienti sempre cupi, lo spacciatore come figura solitaria che cerca di fare da sè, al massimo sfruttando gli altri, tutto all'interno di una storia che punta al realismo, con la camera che segue i protagonisti anche in maniera aggressiva, quasi fosse una sorta di docufilm con inquadrature strette. Grande prova inoltre degli attori, che non sembrano scimmiottare, quanto invece essere proprio genuini nelle parti loro assegnate. Debiti che aumentano di giorno in giorno, così come la struttura interessante del soggetto principale (Kim Bodnia visto già nel successivo The Bridge) in un ritmo che vede la trama suddivisa per i giorni della settimana in cui si svolgono i fatti. Refn ci dà un quadro abbastanza preciso della vita, non esattamente ordinaria, che si svolge in queste periferie losche in cui tirarla in culo al prossimo è l'elemento più costante ed essenziale. Di questa prima pellicola seguiranno altri due sequel e pure un remake.
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