Regia: Darius Marder
Anno: 2019
Titolo originale: Sound Of Metal
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (7.8)
Pagina di I Check Movies
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Non capita spesso di trovare pellicole che prendono in esame un handicap invalidante, non credo per mancanza di interesse quanto per una difficoltà di trasposizione. In Sound Of Metal il protagonista perde improvvisamente l'udito. Si ritrova quindi isolato da uno dei sensi fondamentali per la comunicazione ed il lavoro della regia, grazie ad un montaggio sonoro sensazionale punta sia sul presentare al pubblico questo stato fisico attraverso silenzi, distorsioni delle voci, rumori di fondo. Praticamente uno strazio ben prospettato al pubblico che da questo punto di vista riesce ad immergesi all'interno del problema. Proprio in questi mesi, ad una persona e me molto cara e vicina, è capitato di perdere totalmente l'udito. E dalle descrizioni che mi ha sempre fatto lo stato di sordità e la cattura dei rumori risultano esattamente come ci sono stati proposti nel film. Purtroppo secondo me la trama ha un ritmo spesso soporifero, specie nella seconda parte in cui il protagonista cerca di portare avanti la sua scelta: il forte della trama è comunque che non ne esista una sola, che non ci sia quella giusta o quella sbagliata, che si possa continuare l'esistenza in un modo o nell'altro nonostante le difficoltà ed il cambiamento radicale delle abitudini. Ruben è infatti un batterista ed ha a che fare con la musica, ha un passato da tossicodipendente e quindi a rischio ricadute, vive on the road tra un concerto e l'altro in un camper con la propria ragazza, ma tutto questo sparisce. Come spariscono i dialoghi semplici con altre persone, le feste rumorose e chiacchiericce, per una persona che oltre a non sentire non riesce ad ascoltare gli altri, ma ha un obiettivo da portare avanti. Un obiettivo che non risulta essere la soluzione per tornare alla vecchia vita, ma che tra illusioni e speranze accompagna il nostro protagonista per tutta la pellicola.
A proposito di batteristi "menomati", conosci Rick Allen?
RispondiEliminaE sullo stesso tema, ma in chiave più romantica, ti segnalo anche The Dancer.
Grazie mille per il feedback, non conosco The Dancer, ma Allen sì per via dei Def Leppard
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