Solo tre secoli fa, le montagne erano considerate una sorta di malformazione del paesaggio, prive di qualsiasi attrattiva, invise a tutti i popoli per la loro inaccessibilità. Oggi, invece, sono diventate meraviglie della natura che esercitano una straordinaria e spesso fatale attrazione. Come è potuto accadere? Con questo libro, Robert Macfarlane ripercorre la storia dell'incontro fra gli uomini e le montagne. E lo fa attraverso il racconto delle mitiche esplorazioni alpinistiche, le grandi scoperte scientifiche, le opere di poeti e artisti che sono stati posseduti dalla vertigine delle vette. Perché il brivido dell'altitudine e lo stupore del panorama in quota, la ricerca della paura come limite da superare, l'incanto dei ghiacciai hanno reso le cime dei monti una nuova frontiera da esplorare e da cui venire conquistati.
Recensione e commento personale:
Credo sia il primo libro di questo "genere" che leggo oltre che il primo sul tema dell'alpinismo. Pur considerandomi un escursionista, non posso certo definirmi scalatore o alpinista. Dal punto di vista tecnico e sportivo inoltre non mi affascinano a livello personale, almeno per adesso ed in rapporto ad altri tipi di escursioni, ma resto altrettanto interessato dalle vicende di chi lo pratica. Inoltre chi non sogna il Cervino o l'Everest o le altre cime più impegnative? Il saggio di Macfarlane è stato però per me faticoso poichè le parti romanzate e dedicate alle sue avventure personali, che non avrei preso come fonte di ispirazione, ma avrai apprezzato se fossero state più corpose nelle descrizioni, sono poche e frammentate. La maggior parte dello scritto, pur molto scorrevole, è un insieme di divagazioni di ogni tipo che prendono in esame vari aspetti che hanno portato l'uomo ad apprezzare, amare e sfidare la montagna. Tutte molto interessanti peraltro, si focalizzano ora sulla storia, ora sulla letteratura, ora sulla geologia e le sue evoluzioni e così via. Soltanto in alcuni punti le ho trovate troppo specifiche per le mie basi culturali, ma nonostante accendessero il mio interesse cognitivo, mi è parso di leggere un trattato scolastico piuttosto che un libro romanzato, che è ciò che invece mi aspettavo. Erroneamente.
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