Regia: Michael Haneke
Anno: 2012
Titolo originale: Amour
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (7.9)
Pagina di I Check Movies
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Premessa: il film è estremamente lento. Statico. Ripetitivo. Addirittura noioso. D'altra parte Haneke ha voluto, ed ha osato con caparbietà, mostrarci lo spaccato realistico dell'ultima parte della vita di una coppia di anziani. Lo fa appunto proiettandoci dentro alla storia e facendocela vivere in ogni sua parte, impregnandoci di sofferenza e sacrifici, ma anche di amore. Fin da subito i suoni ci immergono nel contesto: tutto molto accentuato, dai colpi di tosse al teatro, dal rubinetto aperto con l'acqua che scorre, dallo zampettio di un piccione in casa. Niente colonna sonora, soltanto dialoghi e rumori ambientali. Non è ovviamente soltanto il sonoro a fare del realismo di Haneke il punto di forza, ma anche alla già citata trama in cui malattia ed anzianità vengono viste e trasmesse grazie alla forza delle immagini che illuminano lo spettatore di questo inevitabile processo. La pellicola è cruda, insaziabile nel dirci che la vita è dura e che non esiste un lieto fine, ma si compone anche di sofferenze che non sono controllabili, ma decisamente naturali e probabilmente scontate anche se ci piace pensare che non sarà così. L'amore può accompagnare solo.. All'inevitabile.
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