venerdì 31 dicembre 2021

La fine del 2021


Il 2021 era iniziato di merda, pioveva pure. Ma si va avanti, il più delle volte non ci si arrende, si cercano soluzioni alternative a ciò che non ci piace e si fa in modo che altre cose capitino. Non sempre va bene, altre volte bisogna accontentarci, altre ancora prosegue la merda. Però, siamo arrivati alla fine. A sentire qualcuno sembra che ci siamo arrivati da sopravvissuti, tuttavia è andata diversamente in maniera più che oggettiva. Turando le somme ci sono stati periodi come questo, che si sono dovute fare rinunce importanti, ma tanto per cominciare mi sono concesso diversi sfizi. Forse anche in maniera più prepotente del solito, riuscendo a non farmi mai mancare nulla. E siamo qui a Roma stanotte per finire l'anno e ricominciarne uno nuovo domani. Saluto tutti i lettori di VER, gli amici nuovi e quelli vecchi, quelli trovati per strada con cui ho fatto una parte del mio cammino, quelli ritrovati alle stazioni con cui ho fatto più fermate, e quelli che troverò ancora. E parto adesso per uno nuovo. Casuale, improponibile, di formazione come piacciono al mio amico gettons. Un passo dietro l'altro, con ogni mezzo a mia disposizione da utilizzare, compresa la volontà di andare sempre oltre. 

giovedì 30 dicembre 2021

La Furia Di Un Uomo - Wrath Of Man (2021)

 
Regia: Guy Ritchie
Anno: 2021
Titolo originale: Wrath Of Man
Voto e recensione: 4/10
Pagina di IMDB (7.1)
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Prima di scrivere la recensione imposto i dati ed i link che vedete sopra. Il mio iter è sempre questo, di conseguenza vedo il voto di IMDB, che per me conta zero o nulla, ma certe volte è un indicatore di come i miei gusti siano ben diversi da quelli della media dei voti. Così mi vado a leggere giusto un paio righe di qualche recensione e continuo a non trovarmi per nulla d'accordo. Premetto di non aver visto, come molti, l'originale francese di cui è il remake, ma questo conta poco. Credo invece che in diversi si esaltino quando leggono determinati nomi, come appunto è avvenuto per Guy Ritchie. Il regista fosse stato un altro non ce ne saremo accorti.  Ok, c'è la divisione in capitoli e gioca con incastri e flashback, ma non ci ho trovato praticamente altro. Almeno una piccola dose ironica me la sarei aspettata. Ed invece eccoci all'ennesimo action movie, va bene divertente e con scene d'azione ben girate, che non aggiunge nulla di nuovo al panorama cinematografico. Non è che cercavo qualcosa di differente dal puro intrattenimento, mai è evidente l'altezzosità di voler creare un prodotto che si differenzia, ed invece resta davvero terra terra. Ad ogni modo, dal punto di vista della sceneggiatura, che dicono sia un punto di forza del film, credo che sia davvero prevedibile. Qualcuno vedendo la faccia impassibile di Statham già dopo cinque secondi, credeva veramente che fosse il classico uomo comune che fa il punteggio minimo per essere assunto come guardia di sicurezza? E i colpi di scena quali sarebbero? Ogni volta che ci si sposta in una linea temporale precedente o successiva, la regia ci mostra tutto quanto, quindi quali sarebbero le sorprese? Secondo me si tratta di un film mediocre che segue la scia di tanti altri prodotti dedicata alla vendetta, che peraltro avviene in maniera lineare e semplice senza un vero e proprio villain. Boh.

mercoledì 29 dicembre 2021

E' arrivata Bianca


 Sono commosso. Seriamente. Oggi è nata Concettina Bianca. Frutto di TimeWalk e de La Camuna, due grandissimi amici di lunga data. Sembra ieri che ci si passava l'impagliato tra gli scooter all'Elba  con Torcia e sembra ieri che indicavo la Madonna sull'Amiata a Gabryh. Praticamente sempre conosciuti insiemi, visti insieme e cresciuti insieme. Mancava all'appello soltanto Bianca che invece di arrivare pochi giorni prima di Natale decide di farci attendere ancora qualche tempo, ed oggi a metà strada con Capodanno arriva la notizia ormai attesa con trepidazione. Un regalo sotto l'albero e prima dei fuochi d'artificio. Una femminuccia che metterà subito pinne, fucile ed occhiali per andare a fare la famosa pesca a mosca di polpi e favolli puramente etruschi. Sperando che non dica "papà, amba la finestra che entra troppa luce e non riesco a leggere i disegni rupestri" una volta più grandicella, eccoci qui a rinnovare i complimenti per questa bella e nuova nascita. Aspettiamo adesso che possano tornare tutti e tre a casa a Piomba per festeggiare con gli amici di sempre.

Aggiornamento Oxygen OS 11.0.5.1.HD65BA

 

Piccolo aggiornamento, ma OnePlus continua imperterrito e non ti lascia a piedi. Ormai questi è una sicurezza accertata, siamo alla versione 11.0.5.1 di OxygenOS. Certo, è da un po' di tempo che si parla della versione 12, ma questa sta dando alcuni problemi su non pochi smartphone, e se mai la vedremo sul nostro OnePlus 7T ci sarà da attendere ancora. Probabilmente a lungo. Ma la cosa importante è che con questo aggiornamento, di poco superiore ai 90 MB, abbiamo la patch di sicurezza Android di dicembre 2021. Il resto sono fix minori come la risoluzione di un problema per quanto riguarda invio e ricezione di file multimediali su Whatsapp ed è stata migliorata la stabilità del sistema.

martedì 28 dicembre 2021

Terrore Nel Buio (1976)

 
Regia: Michael Pataki
Anno: 1976
Titolo originale: Mansion Of The Doomed
Voto e recensione: 4/10
Pagina di IMDB (5.5)
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Film:
Sceneggiatura  da pellicola di serie B, con scienziato, anzi dottore, pazzo, anzi ossessionato in questo caso. La figlia subisce un incidente per cui diventa cieca e lui cerca strenuamente vittime per eseguire una serie di trapianti, senza alcun successo. Una sorta di thriller trasformato in horror grazie ad un po' di trucco che imbruttisce le malcapitate vittime, imprigionate in una gabbia con le cavità oculari vuote. Questi cercano senza successo di scappare mentre l'allegro chirurgo insiste nel mettere in pratica le proprie teorie, avvicinandosi solo in rare occasioni al successo. Molto ripetitivo, ma ho visto di peggio e va considerata l'età del film: siamo a metà anni settanta e pur risultando adesso anacronistico, lascio il beneficio del dubbio per l'epoca.

Edizione: DVD
Edizione molto povera della Quadrifoglio che almeno prevedere una traccia italiana in multicanale, sebbene abbastanza inutile. Il riversamento in digitale non comporta chissà quali benefici, anzi, sembra di vedere una vecchia VHS, se ancora ricordo le sensazioni. Non ci sono extra.

domenica 26 dicembre 2021

The Shield [Stagione 3]

 
Anno: 2004
Titolo originale: The Shield
Numero episodi: 15
Stagione: 3
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Prosegue a ritmi alti la mia visione della serie TV The Shield.  In un paio di settimane mi sono guardato anche la terza stagione, composta questa volta da 15 episodi. Più lunga e più ricca di avvenimenti sostanziali che sono disposti in un'escalation in cui i problemi crescono sempre di più fino a divenire quasi incontrollabili per la nostra squadra d'assalto preferita. Le azioni sopra le righe si susseguono in maniera tale da non essere più facilmente gestibili. Anzi, gli errori iniziali ne chiamano altri, fino alla conclusione, almeno a quanto ci pare di capire, di amicizia e fedeltà. I segreti sono troppo grossi per essere coperti con dovizia, e mentre gli altri personaggi della serie crescono in maniera più lenta, ma sempre continuativa, Vic ed i suoi uomini riprendono prepotentemente le redini dei personaggi principali. Curioso di vedere il proseguo con la quarta, che forse era l'ultima completa vista anni fa.

GNU #0.7: anello classico del Promontorio

 

Chiudo questo 2021 con un'ultima GNU (Guida Non Ufficiale) che ripercorre l'anello classico del Promontorio di Piombino, quasi come quella effettuata ad inizio aprile, quando i colori delle regioni puntavano verso un odioso rosso. Santo Stefano, natalino, quindi invece che con i piedi sotto al tavolino, con i piedi in cammino. Giusto per provare a smaltire un po' delle cibarie arrivate nello stomaco in questi giorni. Nonostante le previsioni meteo negative e le nubi beffarde che ci circondano, partiamo alle 10:30 da Calamoresca senza ricevere nel capo neanche una goccia d'acqua. Il tragitto è quello abbastanza classico che segue la via dei Cavalleggeri passando Spaiggia Lunga e Fosso alle Canne. Invece di proseguire lungo costa per arrivare Cala San Quirico, abbiamo deviato prendendo la strada che ci porta all'omonimo monastero e da lì fino al Reciso. Saliti a Populonia, quasi deserta, per un caffè e per consumare un veloce e leggero pranzo, circondati dalla solita stupenda e maestosa vista. Il ritorno, sempre tranquillo, incocciando giusto un paio di persone, passiamo dal crinale e chiudiamo l'anello. Seduti vicino al Gattarossa per goderci la casamatta arrivano le prime gocce a ricordarci quanto siamo stati tempestivi e fortunati.

Album fotografico GNU #0.7: anello classico del Promontorio

The Last Duel (2021)

 
Regia: Ridley Scott
Anno: 2021
Titolo originale: The Last Duel
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (7.5)
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L'ultima fatica di Ridley Scott forse non è stato un successo al botteghino, masi rivela un gran bel film. Uscito al cinema poco prima di approdare su Disney+, ha avuto un rientro sotto le aspettativa per quanto riguarda la sala, ma lo sappiamo, i tempi sono difficili e lo steaminga casalingo è di molto comodo. Anche il tema non è adatto a tutti coloro che corrono ad occupare una poltrona per vedersi le ultime imprese dei propri eroi mascherati. In questa pellicola storica, ambientata nel medioevo in Francia e basata su fatti realmente accaduti per non manca appunto la figura eroica di riferimento. E chiunque abbia visto il film sa che non sto parlando di nessuno dei due contendenti in quello che sarebbe stato l'ultimo duello di Dio: Matt Damon e Adam Driver.. Il racconto infatti si snoda su tre punti di vista differenti che narrano la stessa vicenda, impreziosita o decurtata da piccoli, ma fondamentali elementi. Nei primi due spezzoni abbiamo la visione cavalleresca e romanzata di scuderie e cavalieri che dovranno affrontarsi per rendere giustizia per se stessi e riconquistare l'onore infangato. La terza, la più importante e presumiamo realistica, è quella di Jodie Comer, moglie di uno dei due, che viene stuprata dall'altro scudiero e vuole arrivare fino in fondo denunciando il crimine subito. Siamo a fine 1300: è già difficile oggi per una donna subire e quindi consegnare alla giustizia chi ha compiuto tale riprovevole atto, in questo caso nel volere di Dio, figuriamoci in un periodo in cui queste erano soltanto oggetti, seppure di alto rango. The Last Duel si concentra quindi, ma non fin da subito sul coraggio della donna in una pellicola che per scenografia e fotografia ti proietta in maniera perfetta nell'ambito storico scelto. Nonostante i tre racconti che sembrano essere ripetitivi, ad eccezione di pochi particolari, la storia riesce ad avere un ritmo intenso, palpabile è l'epicità degli scontri e sorprendente la caratterizzazione di ogni singolo personaggio. Un gran bel film che riesce a stupire.
 

sabato 25 dicembre 2021

Don't Look Up (2021)

 
Regia: Adam McKay
Anno: 2021
Titolo originale: Don't Look Up
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (7.4)
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Iniziato a guardare senza averne visto il trailer o le varie pubblicità, di conseguenza non sapevo cosa aspettarmi, eccezion fatta per un cast stellare che vede oltre a Di Caprio, Jennifer Lawrence e Meryl Streep anche Adriana Grande, Jonah Hill, Rob Morgan, Cate Blanchett ed una serie di nomi noti in piccole o più sostenute parti. Così dopo i primi minuti credevo di aver a che fare un moderno Armageddon, ma proseguendo era chiaro  l'intento ironico e satirico (un po' come nel vecchio Mars Attacks! o nel recente The Hunt) che punta a sorprendere lo spettatore mettendo da parte trama, azione ed effetti speciali, ma sottolineando la contemporaneità di determinati atteggiamenti sociali e politici. Indubbio è infatti che possiamo guarda questa pellicola con gli occhi di vide e giudica altri temi decisamente attuali come il surriscaldamento globale, la questione ecologica del pianeta e soprattutto la gestione di questa pandemia da COVID19. La regia non risparmia nessuno: che si tratti del cosiddetto popolo del web con i suoi meme istantanei per ogni argomento, o una classe politica inadeguata a sostenere le grandi dinamiche che possono sconvolgere il mondo, i media che si tuffano sul sensazionalismo smodato, la comunità scientifica che non è in grado di avere una propria autonomia e non riesce a dialogare con pubblico ed istituzioni, l'industria che punta unicamente ad un guadagno.. Don't Look Up ci mostra, a mio dire in maniera abbastanza realistica seppur volutamente impreziosita da caotici elementi di satira, cosa avverrebbe alla notizia che tra poco più di sei mesi una cometa colpisse il pianeta distruggendolo. Confusione, proclami, talk show, meme, piani per sfruttare economicamente il disastro. Lo fa con un buon ritmo che vede impiegati i numerosi volti famosi del cast da cui è composto, che si dimenano in una storia surrealista sì, ma pienamente cosciente dell'attualità nostrana. Moriremo tutti e non frega niente a nessuno, tanto andrà tutto bene ed è meglio non guardare in alto.  La regia e la sceneggiatura comunque attaccano tutti a più riprese, senza risparmio e pur usando una vena ironica, non danno (e non è loro compito) una soluzione al problema e non investono nessuno di tale carica. Che siano istituzioni o il popolo che urla e che si schiera. Il finale purtroppo è rivedibile per me, e non aggiunge assolutamente niente ai concetti che invece si susseguono per tutta la pellicola.

venerdì 24 dicembre 2021

L'Odio (1995)

 
Regia: Mathieu Kassovitz
Anno: 1955
Titolo originale: La Haine
Voto e recensione: 8/10
Pagina di IMDB (8.1)
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Me lo guardo un po' per caso, pur sapendo della sua esistenza. E boom!!! Capolavoro. Tra l'altro scopro che anche più o meno tutti lo hanno già visto. Fatto sta che è e resta un capolavoro, anche se lo vedo per la prima volta adesso e sono ancora più consapevole della sua attualità. Fotografia e montaggio davvero esorbitanti, utilizzo di anche dell'effetto vertigo (o dolly zoom), anche al contrario, tutto in bianco e nero, ben messo in scena in ogni sua parte e quella grandissima trama che non ti stanca mai, che mischia realismo a surrealismo, con aneddoti all'apparenza irrilevanti, dialoghi da strada, scene ritmate velocemente ed altre più ragionate. Insomma, non si riesce a trovare un punto debole in tutta la pellicola che riesce pure, come nel suo intento, a lasciare e lanciare un messaggio, a descrivere la periferia parigina degli anni novanta, a prendere ed utilizzare fatti di cronaca e mischiarli con una finzione romanzata ed accattivante. L'Odio è una di quelle sorprese che non mi aspettavo, un regalo sotto l'albero che ti accorgi all'improvviso che stava lì, i venti euro trovati nelle tasche dei pantaloni. Se siete in ritardo come lo sono stato io fino a ieri, affrettatevi, guardatelo ed ammiratelo.

giovedì 23 dicembre 2021

Half Nelson (2006)

 
Regia: Ryan Fleck
Anno: 2006
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (7.2)
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Dan (Ryan Gosling) è uno di quei prof un po' alternativi che insegna in una scuola pubblica americana e si fa apprezzare dai suoi studenti sia durante le ore di storia che in quelle in cui allena la squadra di basket. Un tipo dalla faccia carismatica e calamitica, per forza: è Ryan Gosling. Ma vediamo fin da subito che questa figura nasconde, in realtà in maniera neppure troppo velata, problemi di tossicodipendenza e depressione. Il personaggio cerca di muoversi sulla linea di confine tra ciò che è male per stesso e ciò che è bene per i suoi alunni, conscio e consapevole della propria condizione in bilico su di un baratro, ma soltanto in parte. La regia riesce ad alternare la passione per il lavoro che svolge in aula e le difficoltà nella vita privata del professore. In aiuto abbiamo la giovane alunna (Shareeka Eps) con cui si instaura una rapporto di amicizia e se vogliamo di reciproco tendersi una mano per non affogare. Half Nelson riesce ad essere un film impegnato senza scadere nel noioso e nel finto moralismo per cui tutto si debba aggiustare (forzatamente), ma spunta ed affiora quella sua vena di carattere sociale in quanto il protagonista stesso non si propone certo come modello da seguire. Anzi, pur cercando lui stesso di aiutare gli altri, è quello che si rivela essere più fragile e bisognoso. Questa prospettiva risulta maggiormente originale rispetto a ciò che comunemente ci si può attendere. Ecco quindi che ciò che la regia ci racconta è un insieme di solitudine e difficoltà presente in due persone che vivono un contesto di fondo, una cornice, disagiato. Non la trama quindi di un rapporto insegnante - alunni fine a se stesso, ma un qualcosa di più profondo che riguarda l'essenza delle persone.
 

mercoledì 22 dicembre 2021

The Hunt (2020)

 
Regia: Craig Zobel
Anno: 2020
Titolo originale: The Hunt
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (6.5)
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Arrivo subito alla conclusione perchè credo che farò spoiler: guardatelo, è ganzo. Ecco, iniziamo pure. The Hunt è una delle tante trasposizioni cinematografiche o adattamenti del racconto "La Partita Più Pericolosa" di Richard Connell che risale al 1924, quasi cento anni fa. Su questa base ci hanno girato altre sette pellicole e tre trasmissioni radiofoniche negli anni quaranta oltre che una puntata dei Simpson. Qualche anno fa cercai pure il racconto, magari in una raccolta per poterlo leggere, ma con scarsi risultati. Ho visto che adesso è disponibile su Amazon, ma ad un prezzo esagerato (per me) per neanche cinquanta pagine.  Comunque, a parte conoscere il libro, giusto per sentito dire non ho mai visto i film che ne prendono spunto e quando ho iniziato The Hunt non sapevo di cosa parlasse. Al di là della trama, che oggi può sembrare scontata ed abusata, la sua componente satirica è ben servita. Spesso sui social, mi trovo ad dover fare zigzag tra due categorie di persone molto scoccianti e direi insopportabili. Da una parte di ci sono gli incolti complottisti, i matusa con la tastiera in mano dei buongiornissimi, i bimbiminkia che si perculano tra loro a suon di meme ed errori ortografici e dall'altra i radical chic buonisti e benpensanti, i paladini della politica come strumento per essere migliori di chi intellettuale non è, i servitori del politicamente corretto a tutti i costi, che vedono comunque un nemico nella prima categoria. E, anche se un po' alla larga, per non sporcarvi troppo la visione, nel caso siate arrivati a leggere fin qui e non abbiate visto ancora il film, questi temi moderni e di attualità si possono ritrovare in maniera intelligente all'interno della trama. Un ottimo ritmo, molte scene di violenza che riescono comunque a non disturbare, anche quando volutamente esagerate, protagonisti che non sono eroi e protagonisti che scompaiono dopo pochi minuti. Insomma, l'inventiva c'è e tutto risulta più che godibile.

martedì 21 dicembre 2021

Juventus 2 - Cagliari 0

 

Altra vittoria importante e che ci fa respirare un'aria migliore, visto pure il pareggio dell'Atalanta. In queste posizioni di classifica è infatti ancora più importante dover guardare con occhio alle altre avversarie e non solo alle proprie prestazioni. Primo tempo di controllo e spinta, con una rete abbastanza fortuita di Kean, ma che fa parte di un piccolo di bottino di occasioni create, tra cui un palo (sempre di Kean). Niente di stratosferico o fotonico, nessun controllo totale dell'area avversaria sia chiaro, ma Bernardeschi come capita ultimamente era in forma è riusciva a creare disagi nel pullman cagliaritano parcheggiato davanti alla porta. Nel secondo tempo il solito calo prestazionale e di attenzione che ci stava per costare in due limpide occasioni il pareggio, ma nel complesso il controllo è stato ben gestito ed arriva anche il raddoppio proprio a firma di Bernardeschi che si è sbloccato dopo un anno e mezzo. Speriamo soltanto che sia il primo di lunga serie perchè abbiamo davvero bisogno di reti Il quarto posto non va raggiunto di corto muso, deve essere chiaro.

Still Life (2013)

 
Regia: Uberto Pasolini
Anno: 2013
Titolo originale: Still Life
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (7.4)
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Still Life è un estratto dedicato alla condizione umana, alla morte ed alla solitudine. Viene raccontato però senza strazi di sorta, senza nessun pietismo virtuoso e senza nessun archetipo che voglia essere commovente. Lo fa però in maniera lenta e pacata con una punta di ironico cinismo british e si ritrova ad essere un pellicola a tratti velatamente surreale. Il ritmo lento del racconto, in questo caso non è un difetto del film, ma un sistema per descrivere il protagonista ed una parte delle sue vicende. Questo è un funzionario municipale, solo e solitario, che ha il compito di rintracciare i familiari di persone, altrettanto sole e solitarie, che vengono mancare e necessitano (forse s’, forse no) di un funerale a cui possano partecipare amici e parenti. Se questi esistono o se questi sono disponibili. Il modo di vivere di John May è abitudinario all’eccesso, decisamente lento e metodico nello svolgimento del proprio lavoro che occupa la maggior parte della sua vita, anche di quella privata. Tutto appare rigorosamente calcolato e la fotografia del film riesce a calcare ogni situazione rendendola prevedibile senza che risulti essere noiosa, riuscendo ad incorniciare questa “Natura Morta”. Un film carino ed interessante, non scontato 

domenica 19 dicembre 2021

Siviglia #2

 
Eccoci a questo reale ultimo giorno a Siviglia. Dedicato quasi interamente a passeggiare per città antica e ad arrivare tra uno zig zag e l'altro a Plaza de España, che è tra le più fotografate di tutta la città. Anche io non sono stato da meno ed in effetti c'è un suo perché. Lì vicino c'è il grande Parque de Maria Luisa, ancora rigoglioso e colorato nonostante siamo a dicembre inoltrato. Risalgo poi seguendo il fiume dalla parte di Triana per pranzare al Mercado del quartiere e chiudere l'anello nella parte nord. Il pomeriggio lo passo a ridiscendere lungo l'altra sponda ed entrare nell'arena cittadina, senza però partecipare ad una corrida. Non era il caso. Mi avvicino alla nazi meta della giornata, passando prima dall'acquario che è proprio lì vicino: Hospital Fatima. Eh già, c'è da fare il famoso tampone antigenico da 30€ nonostante la mia doppia dose di vaccino. Un'ora di fila prima che mi mettano il bastoncino nel naso per farmi lacrimare (ma sia chiaro, non mi piego e non mi spezzo, guardo l'infermiera con l'aria di chi ha passato gli inverni della propria giovinezza ai Diaccioni) e un'ora per attendere lo scontato esito negativo. Nelle mie mani il foglio di via, che guardandolo bene è incredibilmente hackerabile con il semplice uso di una fotocopiatrice. Ma vabbè, in serata me la sono goduta tra tapas e piatti di un certo livello.

Album fotografico Siviglia #2

venerdì 17 dicembre 2021

Los Pueblos Blancos e Ronda

 

Oggi mi sono spostato di un bel po'. Ho infatti percorso una tratta del famoso giro in Andalusia di questa estate. Alla volta quindi dei villaggi bianchi, i Pueblos Blancos, immersi nel tipico, caratteristico, arido e desertico paesaggio andaluso, anche ricco di montagne, canyon, strapiombi ed ulivi.  Inizio con il Castillo de las Aguzaderas poco distante da Siviglia per poi arrivare a Zahara de la Sierra, ben visibile dal Penon de la horca con il sole che spunta da dietro l'antica rocca romana le cui rovine sono nella parte superiore del paese. Come tutti i villaggi di questo tipo, per difendersi dal sole e dal caldo (non solo estivo) le abitazioni sono caratterizzate dal colore bianco, piccole finestre e una disposizione il più possibile al riparo dai raggi solari, spesso all'ombra quindi di rocce e pareti naturali. Qui ne approfitto anche per una visita allo storico frantoio El Vinculo (eh oh, si chiama così) e poi è la volta della più grande e maestosa Ronda con le sue costruzioni a picco su canyon e pareti estremamente ripide. Faccio il giro dei sentieri alla base del ponte che unisce la parte nord a quella sud del paese ed infine la mia ultima tappa è Setenil, le cui bianche abitazioni sono ricavate all'interno di tunnel e conformazioni a galleria nel tufo, per garantire la maggior parte di ombra possibile. 

giovedì 16 dicembre 2021

Siviglia #1

 
Giornata molto lunga e proficua, che inizia prima dell'alba in ospedale. Non per qualcosa di grave, ma semplicemente per andare a prenotare un tampone che grazie al mio fluente spagnolo riesco (credo) a sistemare. Ho quindi tutta la mattina da dedicare alla visita dell'Alcazar, il palazzo reale di Siviglia, un tempo forte dei mori. Così vasto che veramente impiego tutta la mattina, forte anche del fatto di aver preso il biglietto per la visita guidata al piano superiore. Tra tutte le stanze, le terrazze ed i corridoi in vero stile mudejar è anche facile perdersi. Così come nei giardini e nei patii che fanno parte del complesso. Cambio poi completamente zona della città e mi sposto più a nord per salire sulla Torre di Siviglia, complesso moderno che domina il tutto dall'alto per poi scendere ed entrare al Pebellon de la Navigacion. Che mi poi mi chiedevo che diavolo ci facesse un museo del genere qui, che il mare non lo vedono neanche col binocolo. E invece da qui c'è pure partito Magellano, scendendo lungo il fiume, per poi fare il giro del mondo. Così anche io, per emularlo un po' ridiscendo il Guadalquivir (lungo costa) e proseguo con un interessante free walking tour per il quartiere di Triana con tutte le sue particolarità.

Album fotografico Siviglia #1

mercoledì 15 dicembre 2021

Arrivo a Siviglia


 E' stata lunga, un viaggio itinerante pensato per agosto (sì, lo so, è caldo torrido, ma non ho tutte le ferie che mi pare quando mi pare) in tutta l'Andalusia, dimezzato nei giorni e spostato a dicembre senza mezzi privati. Così oggi atterro all'aeroporto di San Pablo, dopo aver compilato precedentemente alcuni moduli che in tempo di COVID sono necessari. Tanto per cominciare serve il Green Pass e su questo nessun problema. Poi per arrivare in Spagna dobbiamo anche avere un'autorizzazione rilasciata da Spain Travel Health: c'è anche l'applicazione per smartphone che ovviamente è più semplice e più utile in quanto è possibile avere a portata di mano il QR code che genererà a partire delle 48h prima della partenza. Per tornare in Italia (questo può essere compilato con maggiore anticipo) invece è necessario il Passenger Locator Form. Insomma dopo una laurea in burocratese si può prendere il volo e rispettare tutte le norme di sicurezza. Poi improvvisamente cambia tutto: col nuovo nazi decreto per tornare in Italia serve anche un tampone antigenico non più vecchio di 24h. Un casino farlo qui, ma sarò più preciso domenica, intanto godiamoci la vacanza. Dall'aeroporto alla mia sistemazione a Zaida, nel centro storico di Siviglia, nessun problema. Il tempo di lasciare la valigia in albergo e parto alla visita della città per sfruttare più ore di luce possibile, anche se qui fa buio un paio di ore dopo . Passo subito dalla Piazza della Cattedrale, costruita su di un'antica moschea, con il patio de los naranjos (il cortile degli aranci) e la Giralda, il suo campanile, che all'epoca è stato il più alto del mondo. Visita guidata molto intensa. Proseguo poi per il Barrio de Santa Cruz, un insieme infinito di piccole vie che si intersecano tra loro e continuo a girellare per la parte storica, incontrando diversi italiani anche loro incazzati come mine. Poi è la volta di Siviglia illuminata a festa e quindi tapas, sangria e cena di pesce. 

Album fotografico Arrivo a Siviglia 

martedì 14 dicembre 2021

Dune (2021)

 
Regia: Denis Villeneuve
Anno: 2021
Titolo originale: Dune: Part One
Voto e recensione: 8/10
Pagina di IMDB (8.2)
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Film:
Non starò a parlare (solo) di questo film, ma essenzialmente delle mie emozioni riguardo a Dune e del  come questa pellicola secondo me si presenta in maniera perfetta, almeno per un fan dei romanzi. Quindi seguiranno una serie di premesse, tra cui quella che, pur essendo decisamente affezionato ai lavori originali di Frank Herbert, credo che ogni media debba avere il proprio spazio. E non soltanto in questo specifico caso. Una trasposizione cinematografica non necessariamente deve essere la copia visiva del racconto scritto su carta. In molti casi oltre a non essere possibile, potrebbe risultare addirittura deleterio. Il romanzo Dune è molto corposo e presenta oltre a parti puramente descrittive, altre che sono essenzialmente spiegazioni ragionate. Mettere tutto sotto forma di immagini e dialoghi rappresenta un lavoro sorprendente. Ovviamente cinema e letteratura portano con sè anche esempi simili e ben riusciti come Il Signore Degli Anelli, ma restiamo ancorati al fatto che non sempre sia semplice Del resto ci aveva già provato Lynch con risultati discutibili che sono però riuscito ad apprezzare ugualmente. Perchè appunto una cosa è il cinema ed un'altra la carta stampata. Lo sappiamo tutti. Per un fanboy non è semplice essere distaccato e critico, ed infatti cerco di basarmi su quanto è stato fatto qui, a distanza di decenni dal romanzo originale. Oggi tanto per cominciare abbiamo a disposizione budget e tecniche cinematografiche maggiori rispetto a prima, infatti mi domando non tanto del perchè il progetto sia stato così lento ad essere partorito (ovviamente anche il COVID ha influito), ma soprattutto del perchè non ci sia stato fin da subito un piano certo e sicuro riguardante il numero di sequel da schedulare. L'attesa è stata lunga, immensa e piena di aspettative. Per quanto mi riguarda non sono mai rimasto deluso, conscio del fatto che anche regia, produzione e sceneggiatura debbano utilizzare accorgimenti e piccole modifiche alla storia originale. Dune di Villeneuve è un prodotto commerciale in cui non riesco a trovare difetti, ma che si snoda tra azione (poca in effetti e nel finale) e quel senso di epico che te lo fa apprezzare da inizio alla fine. Mai noioso, ragionato nei punti chiave perchè Dune non è una storia di fantascienza semplice (da cui in moltissimi nel corso degli anni hanno attinto a mani basse), ma è un universo colmo di personaggi, mondi, concentrati di religione e politica. Qualcosa di veramente vasto anche pensando soltanto al primo capitolo della saga, che qui, saggiamente è stato diviso in una sorta di primo tempo. Ciò che ci hanno mostrato è un mondo ben costruito, lasciando il giusto spazio di manovra e lo spessore in crescita dei personaggi, con alcuni compromessi che non destabilizzano, almeno in questa prima parte, ciò che sta alla base del racconto. Nelle ore a disposizione non c'è tempo per tutto quanto, ma l'intento della regia è quello di mostrarci il più possibile senza che questo avvenga in maniera frettolosa e controproducente e sta a noi del pubblico non dover stare a cercare il pelo nell'uovo. Atmosfera, emozioni, epicità ed azione si susseguono con un mix visivo decisamente accattivante che sa quando fermarsi e non esagerare: non è un film Marvel per intenderci. Non c'è approssimazione di sorta e si riesce a mettere dentro una mole sensazionale di informazioni non dando niente per scontato. Mettendomi nei panni di chi non ha letto i romanzi, credo che sia apprezzabile anche da loro, forse in maniera un pochino minore, ma di certo la non lettura non precludo assolutamente niente. Su tutto il resto, il consiglio è di guardarlo il prima possibile, per poter giudicare con i vostri occhi.

Edizione: bluray
Amaray dalla qualità video che va di pari passi con la grandezza del film, traccia audio italiana in DTS HD MA 5.1 ed i seguenti extra:
  • The Royal Houses (8 minuti)
  • The spice melange (2 minuti)
  • The Sardaukar battle (4 minuti)
  • Filmbooks (10 minuti)
  • Inside Dune (12 minuti)
  • Building the ancient future (6 minuti)
  • My desert, my Dune (5 minuti)
  • Constructing the ornithopters (6 minuti)
  • Designing the sandworm (6 minuti)
  • Beware the Baron (5 minuti)
  • Wardrobe from another world (3 minuti)
  • A new soundscape (11 minuti)

lunedì 13 dicembre 2021

The Shield [Stagione 2]

 
Anno: 2003
Titolo originale: The Shield
Numero episodi: 13
Stagione: 2
 
Giusto un paio di settimane fa mi ero scolato la prima stagione di The Shield, dopo  che l'avevo già vista anni e anni prima. Non dico che ero rimasto deluso, ma ho sentito un po' la sofferenza del tempo e delle epoche che passano. La seconda stagione invece mi ha preso maggiormente, forse perchè sono (ri)entrato nel giusto mood per godermela pienamente o forse perchè in effetti pian pianino crescono i personaggi e noi con loro. Ho notato con piacere che Vic, sebbene sia il soggetto principale, non cannibalizza le scene come erroneamente ricordavo. Certo, alla lunga probabilmente è quello che resta maggiormente impresso, ma nel corso degli episodi gli autori hanno la possibilità di dare spazio anche ad altri componenti della serie, che via via divengono più che minori. Le loro vicende si intrecciano e collimano in un potente crescendo. Arrivi alla terza stagione che neanche te ne accorgi.

Da Marina di Pisa a Calambrone

 

Ultima lunga escursione, anche se completamente pianeggiante, per concludere questo 2021. Esattamente come ieri, la giornata è soleggiata, anche se ancora più fredda. Ci siamo addentrati, partendo da Marina di Pisa, in un itinerario lineare e senza dislivelli in boschi colorati dai raggi del sole e dalla brina mattutina che lentamente evaporava creando splendidi giochi di luce. La particolarità di questa escursione sta nel fatto di entrare nell'Oasi Bosco di Cornecchiaia gestito, area protetta WWF.  Si tratta di una Riserva Naturale e Zona Speciale di Conservazione di quasi 90 ettari all'interno del comune di Pisa istituita nel 2008. Qui possiamo apprezzare la caratteristica alternanza di tomboli e lame, ovvero cordoni di dune sabbiose separati l’uno dall’altro da depressioni. Nelle altre aree del parco, in ambiente dunale, è diffusa soprattutto la pineta mentre alla Cornacchiaia, il pino domestico è limitato ad alcuni esemplari secolari, e nei tomboli domina la lecceta.Spettacolare è la Grande Lama nella sua veste invernale: una frassineta pura con sottobosco di periploca greca e alloro completamente allagata e risplendente. Inoltre, sono presenti numerosi canali d’acqua dolce e singolari pozze circolari di origine tutta da scoprire. Fra le numerose specie animali citiamo il picchio verde, il picchio rosso maggiore, la ghiandaia, la volpe, il tasso, lo scoiattolo rosso, il ghiro, la testuggine palustre, l’istrice e la martora, oltre ovviamente a daini e cinghiali, a volte visibili lungo i viali.

Album fotografico Da Marina di Pisa a Calambrone

sabato 11 dicembre 2021

Venezia 1 - Juventus 1

 

Risultato giusto, forse che ci sta pure largo, per l'ennesima prestazione ridicola che ci vede ancora una volta senza nessuna idea e senza mai concretizzare. Inutili passaggi indietro, verticalizzazioni casuali come gli sporadici spunti in attacco. Dopo la rete del vantaggio, tutto chiusi a difendere, come vuole chi si gongola del corto muso. Nel secondo tempo neanche entriamo in campo, tanto il vantaggio credono che sia meritato e da difendere con i denti. Quando ormai il danno è fatto c'è tutto il tempo possibile per rimontare, ma la reazione manca totalmente o quasi. Rendiamo grande il Venezia, che lotta per la salvezza e ci fa allontanare ancora di più dal quarto posto, a questo punto veramente irraggiungibile. Ottimi anche i cambi fatti: innesti che davvero hanno cambiato il corso della partita, riuscendo se possibile a peggiorare il gioco fatto. E undici calci d'angolo senza sfruttarne neanche uno... Vabbeh, ma siamo arrivati primi nel girone di Champions, per farci buttare fuori da chi è arrivato secondo.

Gran Trek di Massaciuccoli

 

Escursione semplice, ma suggestiva per poter ammirare il Lago di Massaciuccoli avvicinandoci ad esso una volta scavalcati i colli di oltre Serchio una volta partiti dalla piccola frazione di Filettole, vicino Pisa. Giornata fresca, ma soleggiata che ci regala anche un magnifico tramonto che abbraccia interamente la zona dell'Oasi di Massaciuccoli Grazie a questa escursione è possibile vivere la zona lacustre in maniera differente ed inusuale, riuscendo ad apprezzarla nella sua interezza. Passiamo anche dalla vecchia Massaciuccoli romana con le sue rovine ancora visibili e visitabili per arrivare sulle sponde del lago e costeggiarne una parte.

Album fotografico Gran Trek di Massaciuccoli

venerdì 10 dicembre 2021

La Notte (1961)

 
Regia: Michelangelo Antonioni
Anno: 1961
Titolo originale: La Notte
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (8.0)
Pagina di I Check Movies
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La Notte di Michelangelo Antonioni è un film complesso e audace che racconta in maniera problematica ed attenta, le problematiche relative a noia, monotonia ed esistenziale solitudine all’interno di una coppia ricco borghese. Nella sua visione mi sono sentito inadeguato e fuori tempo massimo: il film è concettualmente innovativo, ma girato ad inizio anni sessanta, così, sebbene possa essere considerato attuale anche adesso, la sua prepotenza emotiva risulta essere oggi meno carica. In una parabola simbolica che copre l’intera giornata della coppia (Marcello Mastroianni e Jeanne Moreau), abbiamo un inizio lento e poco introduttivo in cui in certe occasioni mi ero chiesto se mi fossi perso qualche scena, per poi arrivare nella parte centrale dedicata alla notte, periodo da cui prende il titolo del film, sicuramente più vivace ed intensa. La vita dei due sembra è vacua, nonostante all’apparenza possano considerarsi arrivati ed altolocati ed è indubbio che tra loro insiste un senso di non appagamento emotivo che trova la propria strada in una sorta di verve sessuale e tradimento in parte accennato e mai visivamente calcato. Con una fotografia che indugia su angolazioni particolari e riprese in cui i protagonisti non sempre stanno al centro, Antonioni inserisce la coppia all’interno della loro stessa storia, ma lo fa dandogli anche un senso di marginalità rispetto agli avvenimenti che riempiono la giornata: la visita ad un amico morente in clinica, la presentazione dell’ultimo libro scritto dal protagonista, il drink nel nightclub dove si consuma uno spettacolo di ballo con musica jazz ed infine la lunga serata alla festa nella villa in campagna. Ansie e tormenti si inseguono e restano ingombranti creando una certa tensione, abbastanza palpabile, anche quando le scene risultano essere statiche ed apparentemente inconcludenti e vuote. Il film come detto non è semplice, ed in certe scene si fa un po’ di fatica se non con la giusta attenzione.

mercoledì 8 dicembre 2021

Juventus 1 - Malmo FF 0

 
Premesso che la dittatura illuminata non esiste e non è mai esistita nella pratica per poterla auspicare anche in situazioni di emergenza o estrema difficoltà, l'esistenza delle normali dittature spesso la si deve ai colpi di culo. Preso un po' per i capelli è l'esempio di questa ultima giornata del Gruppo H di Champions League che ci vede vincere contro un impalpabile Malmo facendo una gara da vero vomito e vede invece il Chelsea pareggiare nei minuti di recupero in una rocambolesca partita contro lo Zenit. Fatto sta che la Juventus vince il girone. E lo vince perchè la palla è tonda alla fin fine. Anche se fai una gara da schifo, senza idee, con troppi errori individuali che ed un approccio, che ormai è quello voluto dalla dittatura perchè è sempre stato quello, da palla passata in orizzontale quando va bene o all'indietro . Noi non ci intendiamo di ippica, ma probabilmente è così che si va avanti e quindi va bene anche a me. Sebbene ogni volta, guardare le partite sia diventato uno strazio. Di ultra positivo c'è che se siamo arrivati primi nel girone giocando in questo modo, possiamo solo migliorare ed i risultati potrebbero essere promettenti. Non ci credo neanche io, ma appunto la palla è tonda.

Fortapàsc (2009)

 
Regia: Marco Risi
Anno: 2009
Titolo originale: Fortapàsc
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (7.2)
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Film:
Non è affatto semplice portare sul grande schermo una  storia di cronaca di questo genere, un omicidio di stampo camorristico , avvenuto a metà degli anni ottanta e renderlo oltre che interessante e di denuncia, anche accattivante per un pubblico abituato anche troppo spesso a vedere idolatrati personaggi meschini e veri delinquenti. Gran parte del cinema è della TV, non sempre eh, ci ha mostrato purtroppo un lato per così dire carismatico relativo a determinate dinamiche di criminalità organizzata e di mafia, che hanno effettivamente un po' rotto le palle, nonostante io sia tra i primi ad apprezzare certi film. D'altra parte, soprattutto in produzioni italiane anche mainstream abbiamo prodotti di denuncia che in certi casi prendono la deriva documentaristica e quindi risultano meno appetibili. Marco Risi riesce a romanzare una storia cruda, senza impreziosirla di inutili elementi di esaltazione della figura del suo personaggi principale (Giancarlo Siani interpretato da Libero De Rienzo)mostrandoci l'uomo ed il giornalista_giornalista che è stato fino ai suoi soli 26 anni. Una storia che riesce ad entusiasmare, senza calcare la mano nè sul lato emotivo nè su quello relativo ad una celebrazione postuma. Fa riflettere e trasmette il giusto e corretto messaggio attraverso il racconto, quasi partito in prima persona, senza essere un'opera di denuncia: saranno i fatti a fare il resto. 

Edizione: DVD
Purtroppo la qualità video lascia un po' a desiderare. Anche se il formato è DVD ci si aspetta qualcosa in più da un film del 2009. La traccia audio è una Dolby Digital 5.1 e gli extra sono:
  • Commento audio di Marco Risi
  • Trailer
  • Backstage (4 minuti)

martedì 7 dicembre 2021

Alita - Angelo Della Battaglia (2019)


 
Regia: Robert Rodriguez
Anno: 2019
Titolo originale: Alita Battle Angel
Voto e recensione: 7/10
Pagina di IMDB (7.3)
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Film:
Decisamente entusiasta di questo film: mi ha emozionato sia a livello visivo che come risvolti della trama e per i personaggi. Buonissima fantascienza d'azione con risvolti cyberpunk e uno spessore dei protagonisti che non era certo scontato. La sceneggiatura è scritta da James Cameron che aveva preso a cuore questo progetto già molti anni fa, poi lasciato da parte in quanto Avatar (ed i suoi sequel) hanno fagocitato tutto quanto), ma si basa su di un manga giapponese degli anni novanta. No, no ho letto il manga, ma si capisce già che la il lavoro di trasposizione è stato il più possibile preciso, per quanto lo si possa fare con circa due ore a disposizione che cercano di riassumere ben nove volumi originali. Infatti è indubbio che il bilanciamento tra azione, spettacolarità delle immagini e della fotografia, utilizzo della CGI (davvero sorprendente) ed il racconto sia decisamente equilibrato. Il ritmo riesce ad essere esaltante sia nei combattimenti che nelle sfide del fantascientifico motorball che non risultano mai spettacolarizzanti volte a riempire un vuoto di scrittura, ma sa essere anche ragionato ed attento nei dialoghi e durante l'interazione tra i vari personaggi che non sono certo pochi. Forse si poteva spremere qualcosina in più su Hugo o sicuramente su Chiren, ma sono solo dettagli di poco conto. I dettagli importanti restano invece ben vivisezionati al punto giusto senza doverti far sentire in colpa per non aver letto il manga o senza annoiarti inutilmente. Rodriguez sa gestire la pellicola pur rinunciando agli elementi chiave che lo hanno contraddistinto come regista, riuscendo a far sua un'opera praticamente supervisionata se non dettata da Cameron. Lo fa nel corretto modo, facendoti emozionare grazie ad un cast che si immerge perfettamente nell'ambientazione ben costruita a livello tecnico e grafico, ma soprattutto che riesce a collaborare ed avere un feeling vero e sincero. Signori, questo film è davvero spettacolare.

Edizione: bluray
Semplice amaray con traccia audio italiana in DTS 5.1 ed i seguenti extra:
  • The Fall (5 minuti)
  • Iron City (3 minuti)
  • What it means to be a cyborg (2 minuti)
  • Rules of the game (3 minuti)
  • From manga to screen (21 minuti)
  • Evolution of Alita (20 minuti)
  • Motorball (6 minuti)
  • London screening Q&A (27 minuti)
  • 10 minutes cooking school: chocolate (5 minuti)
  • 2005 art compilation (2019) (14 minuti)
  • Scene deconstruction (interattiva)

domenica 5 dicembre 2021

Juventus 2 - Genoa 0

 
Vincere con le piccole è più semplice. Anche se si chiudono e non ti fanno giocare. Altrimenti non sarebbero piccole e non lotterebbero per la salvezza. Per questo motivo le due vittorie consecutive della Juventus sono un imperativo da raggiungere, stando attenti ai trabocchetti lungo il cammino. Sei punti facili sulla carta che andavano presi a tutti i costi. E così è stato. Ma con la consapevolezza anche che pur aiutando il cammino verso il quarto posto, non possono certo essere considerate come risolutive di tutti i problemi che ancora abbiamo. Problemi evidenti sia con la Salernitana che con il Genoa, nonostante i sei punti conquistati e gli zero gol subiti. Di sicuro queste due ultime partite devono essere prese per rifiatare e per ricostruire tutto ciò che è stato perso negli ultimi mesi. Altra cosa positiva comunque sta nel fatto che pure la prossima è con una abbordabilissima che ci deve far prendere obbligatoriamente altri tre punti e quindi essere concentrati al massimo sul risultato.

The Voyeurs (2021)

 
Regia: Michael Mohan
Anno: 2021
Titolo originale: The Voyeurs
Voto e recensione: 4/10
Pagina di IMDB (5.9)
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Uno può girare qualitativamente e tecnicamente il miglior thriller (e non è questo il caso) del mondo, ma se ci infila una sceneggiatura  ridicola, che per creare continui colpi di scena allunga a dismisura il brodo e crea immensi buchi nella trama, insomma, ti vuol prendere per il culo. Perchè ogni thriller, anche quelli fatti male, devono avere un minimo di realismo e non mostrare i fatti esclusivamente per come li vuole l'autore. Il pubblico c'è, guarda, osserva. Le forzature possono esistere certo, ma così chiare e lampanti fanno perdere tutto il senso del racconto. Una qualsiasi cosa premeditata e studiata non può basarsi esclusivamente sulla casualità. Se poi l'intento invece è quello di creare un thriller erotico moderno, non serve farci vedere le tette di Sydney Sweeney, perchè se il tutto si esaurisce con un mezzo nudo, anche da questo punto di vista la regia ci crede degli sprovveduti. Tralasciando anche questi mastodontici particolari, abbiamo un ritmo eccessivamente lento con dialoghi di coppia da telenovela teen ed una protagonista che deve insistere perennemente nel focalizzarsi sulle scelte sbagliate: un copione da seguire senza fare i conti con aspetti psicologici reali, dichiarati pure all'interno della pellicola.  Vero è che le ossessioni non si comandano, ma così si scade anche nel ridicolo. Nessun approfondimento, ma soltanto atti che si ripetono per portare avanti l'idea del soggetto. Poca roba a conti fatti.

Toccata e fuga ad Arezzo

 
Tutto un po' di corsa, infatti il tempo da dedicare ad Arezzo vera e propria non è stato abbastanza. Anzi. Giusto un paio di chiese per fuggire alla folla che oggi si è riversata in città per vedere i mercatini di Natale (si può dire? o è meglio i mercatini di una Festività?) ed il Villaggio Tirolese. Il tempo per un pranzo al Bistrot 31, fortunata scelta nonostante il tutto esaurito ovunque, e dribbling tra le varie bancarelle nelle restanti tre ore circa. Ad Arezzo comunque si svolge per il sesto anno, dopo lo stop del 2020, la sesta edizione del mercato tirolese più grande d'Italia. Chissà perchè proprio qui, non si sa, ma è stato ganzo vedere tutte le casette di legno (quella di Babbo Natale no perchè serviva la prenotazione) con palline per l'albero, prodotti tipici del nord, pitutini per i presepi, campanelle, sciarpe e via discorrendo. La prossima volta speriamo ne facciano uno più dietro l'angolo, perchè arrivare ad Arezzo corrisponde come ad arrivare nel Sud Tirolo in termini di tempo.

sabato 4 dicembre 2021

Sentiero del corbezzolo e grotta del Gufo

 

Visto che ci hanno annullato un'escursione di gruppo all'ultimo momento, causa pioggia, ci siamo adoperati per cercare un trekking semplice e con il meteo favorevole. Puntiamo su San Carlo e l'anello del corbezzolo che già avevo fatto in solitaria, in coppia ed in gruppo. Unico dubbio: la stagione di caccia. Per quanto possibile mi informo a lavoro chiedendo se sono previsti ritrovi per quella al cinghiale che maggiormente mi preoccupava. Mi danno una sorta di semaforo giallo, quindi la si prova. Il semaforo purtroppo diventa rosso una volta sul posto, ma il gentil cacciatore che troviamo ci assicura che non gli diamo fastidio, l'unico rischio, non avendo il giubbino arancione, è quello di prendere un pallottola sul groppone. Valutiamo l'ipotesi e decidiamo che non ci fa voglia di provare. Così, invece di arrivare in cima alla Rocca di San Silvestro, optiamo per qualche altro sentiero restando nei paraggi. Nonostante il cambio di programma siamo all'interno del bosco per goderci questa giornata dall'apparenza uggiosa e temporalesca, ma comunque divertente. Arriviamo alla Grotta del Gufo e ci immergiamo per quanto ci è possibile al suo interno, dopo aver dominato il paesaggio circostante fino al mare.

Album fotografico Sentiero del corbezzolo e grotta del Gufo

The Witch (2015)

 
Regia: Robert Eggers
Anno: 2015
Titolo originale: The VVItch: A New-England Folktale
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (6.9)
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Film:
Molte storie che si definiscono horror si assomigliano, hanno diverse basi comune, gli aspetti principali ed essenziali li ritroviamo più volte, più o meno nelle solite salse, sebbene un po' mescolate.  Potrebbe essere il caso anche di The Witch, vista la sua trama, ambientata in una grigia e sperduta località del New England verso la metà del 1600, con una famiglia di timorati di Dio che si ritrova ad affrontare piccoli o grandi misteri in prossimità di un bosco tenebroso che potrebbe celare al suo interno una qualche entità malvagia come una strega. Insomma, gli elementi per sbadigliare di fronte a qualcosa di già visto ci sono tutti. Ma Eggers non si accontenta di trasporre una semplice raccolta di antiche fiabe di paura sulla stregoneria e della tradizione che riconduco alla caccia alle streghe. Riesce piuttosto, in maniera molto accurata, a creare una sorta di dramma psicologico senza tagliare o censurare elementi fantastici o esoterici a vantaggio di un maggiore realismo che invece è dato dalla fotografia, dai costumi e dalla scenografia. Sebbene il fulcro sia volto a concentrarsi sui rapporti di fiducia e sfiducia dei componenti della famiglia, la parte religiosa, estremamente ortodossa, la fa da padrona e non esiste nessuna spiegazione razionale o chiarificatrice degli avvenimenti, proprio a dar man forte alle storie della tradizione, ai vecchi diari ed alle leggende da cui il regista ha preso come fonti. 

Edizione: bluray
Semplice versione italiana con il titolo stilizzato in The VVitch e come sottotitolo "Vuoi ascoltare una favola?". Qualità video molto buona anche sugli ambienti scuri che vanno per la maggiore per tutta la pellicola. Traccia audio italiana in DTS 5.1,ma purtroppo nessun extra.

venerdì 3 dicembre 2021

I Banditi Del Tempo (1981)

 

Regia: Terry Gilliam
Anno: 1981
Titolo originale: Time Bandits
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (7.0)
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I Banditi Del Tempo è uno dei primi film girati da Terry Gilliam, quando era ancora legato al gruppo Monty Python. Le influenze infatti ci sono tutte. Sia per quanto riguarda la presenza di scene bizzarre o ironiche sia per i mezzi a disposizione che, sebbene più corposi, risultano essere senza dubbio non essenziali. Che si tratti degli effetti speciali posticci o delle scenografie sicuramente poco realistiche. La volontà di Gilliam punta altrove: su di un patchwork abbastanza anarchico ove gli conviene riuscendo a scolpire questa sua opera minore in un fantasy in bilico tra più generi. Si spazia infatti, oltre che con i fantascientifici viaggi nel tempo, anche tra avventura e satira, senza però riuscire bene a definirsi.  La trama riesce a ridicolizzare la storia, intesa come insieme di avvenimenti, ed il potere giungendo a stigmatizzare figure importanti quali Napoleone (Ian Holm), Robim Hood  (John Cleese),  Agamennone (Sean Connery) e perfino Dio (Ralph Richardson) o il Male (David Warner). Le situazioni storiche, arrangiate senza perizia, hanno il puro scopo di ilare e satirico di riempire i balzi temporali in questa avventurosa trama che non è nè per adulti nè per ragazzi. Sia queste parti che quelle più fantastiche ed epiche hanno infatti un che di grottesco che da una parte riprende il geniale lavoro comico fatto con i Monty Python, dall'altra in maniera non del tutto acerba mette le basi per il Gliiam regista solitario che ama la fantascienza, il mondo dell'immaginazione e le parti oniriche. Sono presenti inoltre repentini stravolgimenti della trama che è sì un unicum narrativo, ma che si basa anche su capitoli a se stanti di varia natura. Non certo l'opera migliore di Gilliam, ma riesce ad avere un suo perchè anche fosse solo per capire la formazione di questo regista.

giovedì 2 dicembre 2021

Cashback di Stato (Primo Semestre 2021) #4

 

L’attesa è stata lunga. Non snervante, ma lunga. Inizialmente i fatidici 1500 (millecinquecento) euro del Super Cashback erano previsti entro il 31 agosto. Poi magicamente questo pagamento è stato dirottato più in là nel tempo. Altri tre mesi di attesa. Poche settimane fa arriva la notifica che mi comunica ciò che già sapevo: rientro nei primi centomila cittadini con il maggior numero di transazioni effettuate nell’arco di tempo tra il primo gennaio 2020 ed il 30 giugno. Il 30 novembre scadono i tempi previsti, ma già dal giorno sul sito della Consap era comparso un brevissimo messaggio in cui in maniera indiretta affermavano di essere in ritardo, ma che i bonifici sarebbero partiti a breve. Oggi verso la fine della mattinata, con ancora due giorni di ritardo quindi, nei vari gruppi dei social network iniziano a comparire i primi screenshot relativi all’avvenuto pagamento. Ce l’abbiamo fatta. Questa lunga avventura, a tratti anche divertente, si è conclusa ed alcuni di noi hanno intascato i 150 euro previsti dal cashback di Natale, i 150 canonici di quello del primo semestre del 2020 ed i 1500 finali del super cashback. Speriamo che iniziative simile vengano riproposte, anche se con una metodologia differente e premi meno consistenti più abbordabili. Felice comunque di essere tra i primi centomila.

mercoledì 1 dicembre 2021

Tommaso Carrara - Haystack Heroes, Westray 2021


 Il mio amico gettons sta facendo le cose in grande. Qualche settimana fa scrissi del fatto che una sua foto fosse presente su una nota rivista italiana, certo una bella soddisfazione, ma sicuramente non l'unica in questo ambito. Infatti, nel corso del tempo, muovendo i primi passi e producendo i primi scatti ha partecipato a numerosi concorsi, piazzandosi spesso in posizioni di tutto riguardo. Quando mi ha annunciato di aver autoprodotto una "zine", un piccolo album a tiratura limitata che segue un suo progetto ben specifico, ancor prima di volerne sapere di più, l'ho acquista a scatola chiusa. L'attesa è stata lunga e caotica, un po' per i canonici ritardi delle Poste, un po' per la dogana, ma finalmente è arrivata. Ovviamente in questo lungo lasso di tempo c'è stato tempo per accrescere la mia conoscenza su quanto acquistato e sulla nascita ed evoluzione di questo progetto: Haystack Heroes. 
Gettons, oltre che un amico di vecchia data, ovvero dai tempi delle superiori, è stato anche un presentissimo compagno di viaggio: la sua passione per la street photography nasce anche in relazione a quella per scoprire il mondo attraverso le grandi metropoli. Inoltre abita a Londra da diversi anni e spesso fa spola con Parigi per motivi famigliari, curando un particolare interesse per la fotografia di strada. I viaggi però, anche in ogni tipo di luogo differente dalla metropoli non sono mai mancati tra i suoi hobby, creando una sorta di dualismo e contrasto nel proprio portfolio. Durante i mesi bui della pandemia e dei lockdown  si è quindi dedicato molto anche ai piccoli borghi sul mare ed alla ricerca di una ancora maggiore tranquillità. 

E' così infatti che nasce, in maniera del tutto casuale il progetto Haystack Heroes, ad agosto 2021. Tommaso, che dal punto di vista fotografico si era concentrato sulla street photography, corona il proprio sogno di fare una vacanza sulle Shetland scozzesi ed alle Orcadi, Non dimentica però di portarsi l'attrezzatura fotografica, perchè si sa, il pallino resta sempre quello, di poter fare qualche scatto interessante come ricordo. Quando arriva sull'isola di Westray, la più nordoccidentale dell'arcipelago, armato della sua Hasselblad 503CXi, fotografa un omino di pezza che aveva attirato la sua attenzione. Quel fantoccio impavido è lì, fermo, ma scosso dal vento gelido che attende i visitatori. E' uno dei tanti eroi di paglia che sono presenti sull'isola. Questi presenziano le abitazioni, gli esercizi commerciali, sono adagiati per le strade o nei giardini. I bislacchi spaventapasseri sono presenti ovunque. Ma di cosa si tratta? Cosa rappresentano? Perchè sono così tanti e così ben curati? Tommaso prima di avere risposta alle proprie domande non perde tempo ed inizia a scattare: la vacanza si trasforma in un'occasione  per far conoscere la storia degli Haystack Hereoes.
Questi sono stati creati dagli abitanti di Westray in maniera tale da raccogliere fondi per la RNLI: Royal National Lifeboat Institution, ovvero l'ente che si occupa di salvare le vite in mare e della salvaguardia dell'ambiente marino. 

Ecco quindi che Tommaso si è ritrovato ad unire, in un progetto sorprendente, due aspetti fotografici che possono sembrare distanti tra loro: i fantocci inermi paiono abitare la piccola isola sperduta elle estremità scozzesi. Street photography in un piccolo villaggio lontano dalle luci, dal caos e dal rumore delle metropoli, ma immersa e contornata dalle forze sperdute della natura. I soggetti restano ignari ed inconsapevoli, ma si prestano candidamente al servizio fotografico, nei più disparati atteggiamenti. Una volta tornato a Londra, nasce così l'idea di creare un album a loro dedicato, una zine acquistabile su Etsy (anche Tommaso donerà una parte del ricavato alla RNLI) che ci regala un percorso visivo decisamente differente dal solito e che riesce nell'intento di farci incuriosire su luoghi così particolari e lontani e ragionare sull'importanza della salvaguardia dei mari.

Sito web di Tommaso Carrara: gettons