Regia: Michelangelo Antonioni
Anno: 1961
Titolo originale: La Notte
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (8.0)
Pagina di I Check Movies
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La Notte di Michelangelo Antonioni è un film complesso e audace che
racconta in maniera problematica ed attenta, le problematiche relative a
noia, monotonia ed esistenziale solitudine all’interno di una coppia
ricco borghese. Nella sua
visione mi sono sentito inadeguato e fuori tempo massimo: il film è
concettualmente innovativo, ma girato ad inizio anni sessanta, così,
sebbene possa essere considerato attuale anche adesso, la sua prepotenza
emotiva risulta essere oggi meno carica. In una
parabola simbolica che copre l’intera giornata della coppia (Marcello
Mastroianni e Jeanne Moreau), abbiamo un inizio lento e poco
introduttivo in cui in certe occasioni mi ero chiesto se mi fossi perso
qualche scena, per poi arrivare nella parte centrale
dedicata alla notte, periodo da cui prende il titolo del film,
sicuramente più vivace ed intensa. La vita dei due sembra è vacua,
nonostante all’apparenza possano considerarsi arrivati ed altolocati ed è
indubbio che tra loro insiste un senso di non appagamento
emotivo che trova la propria strada in una sorta di verve sessuale e
tradimento in parte accennato e mai visivamente calcato. Con una
fotografia che indugia su angolazioni particolari e riprese in cui i
protagonisti non sempre stanno al centro, Antonioni inserisce
la coppia all’interno della loro stessa storia, ma lo fa dandogli anche
un senso di marginalità rispetto agli avvenimenti che riempiono la
giornata: la visita ad un amico morente in clinica, la presentazione
dell’ultimo libro scritto dal protagonista, il drink
nel nightclub dove si consuma uno spettacolo di ballo con musica jazz
ed infine la lunga serata alla festa nella villa in campagna. Ansie e
tormenti si inseguono e restano ingombranti creando una certa tensione,
abbastanza palpabile, anche quando le scene
risultano essere statiche ed apparentemente inconcludenti e vuote. Il
film come detto non è semplice, ed in certe scene si fa un po’ di fatica
se non con la giusta attenzione.
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