Regia: Mathieu Kassovitz
Anno: 1955
Titolo originale: La Haine
Voto e recensione: 8/10
Pagina di IMDB (8.1)
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Me lo guardo un po' per caso, pur sapendo della sua esistenza. E boom!!! Capolavoro. Tra l'altro scopro che anche più o meno tutti lo hanno già visto. Fatto sta che è e resta un capolavoro, anche se lo vedo per la prima volta adesso e sono ancora più consapevole della sua attualità. Fotografia e montaggio davvero esorbitanti, utilizzo di anche dell'effetto vertigo (o dolly zoom), anche al contrario, tutto in bianco e nero, ben messo in scena in ogni sua parte e quella grandissima trama che non ti stanca mai, che mischia realismo a surrealismo, con aneddoti all'apparenza irrilevanti, dialoghi da strada, scene ritmate velocemente ed altre più ragionate. Insomma, non si riesce a trovare un punto debole in tutta la pellicola che riesce pure, come nel suo intento, a lasciare e lanciare un messaggio, a descrivere la periferia parigina degli anni novanta, a prendere ed utilizzare fatti di cronaca e mischiarli con una finzione romanzata ed accattivante. L'Odio è una di quelle sorprese che non mi aspettavo, un regalo sotto l'albero che ti accorgi all'improvviso che stava lì, i venti euro trovati nelle tasche dei pantaloni. Se siete in ritardo come lo sono stato io fino a ieri, affrettatevi, guardatelo ed ammiratelo.
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