Weekend da urlo. Dopo essere arrivati a Lucca per farci chilometri sulle mura ed in città, ci siamo allenati per il freddo piroettando magnificamente con i pattini sul ghiaccio. Così questa mattina, le temperature prossime alla glaciazione che ci hanno colpito a Vallico di Sopra, punto di partenza della nostra escursione, non ci hanno colti impreparati. Da qui siamo arrivati attraverso una mulattiera che parte subito in salita al fiabesco alpeggio San Luigi da cui si può continuare verso la cima più orientale delle Apuane: la Palodina. Non molto alta, con i suoi 1171 metri però riesce a dare una visione davvero a tutto tondo sia delle restanti Apuane con tanto di Matanna, Croce, Nona, Forato, Pania della Croce, Pania Secca, Tambura, Roccandagia e sua Maestà il Pisanino da un lato, la Garfagnana dall'altro e la Pania di Corfino con l'Appennino. Un punto di osservazione davvero unico, caratterizzato anche da miti e leggende che riguardano strane figure aggirarsi per questi monti. Al ritorno procediamo con un secondo anello che circonda il penna ed i suoi muraglioni dal basso fino ad arrivare ad un altro punto di osservazione spettacolare: Croce Bolognina. Da qui per tornare al punto di partenza, altra chicca: la grotta, quasi inaccessibile, di Castel Venere.
Album fotografico Palodina da Vallico di Sopra.
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