"Premetto che non me li vado a cercare, ma sono loro (cancelli, cartelli intimidatori, filo spinato...) che mi stanno perseguitando. L'escursione di oggi era già in programma e non la faccio a caso: seguo pari pari una traccia trovata su wikiloc che parte da Marina di Campo e passa per Colle Palombaia. Sono una "vittima" dei reel su Instagram e c'è una ragazza elbana da cui prendo qualche spunto ed infatti lo scopo era andare al Faro di Monte Poro. Dalle foto potrete vedere che l'escursione è davvero bella e suggestiva, quindi meritevole e adatta a tutti. Peccato che proprio la zona del faro sia interdetta... Ed anche quella della spiaggia di Galenzana... Lì per lì quando vedo i primi avvertimenti mi prende un po' di sconforto. Poi però quando arrivo al "cantiere" con tanto di filo spinato e barriere anti sommossa mi viene in mente di aver letto qualcosa a riguardo... Vuoi vedere che... Si, Agriturismo Galenzana, più volte ripreso a livello giudiziario (basta cercare velocemente su Google) ha impedito l'accesso a diverse parti del Parco senza averne il diritto. Quindi diciamo che "me ne frego" e faccio il mio. Arrivato alla bellissima spiaggia (anche qui una rottura di palle) trovo ben 4 persone differenti che stanno provando ad andare al faro. La prima è una ragazza che sembra in gamba e sveglia quindi le faccio capire che la zona è interdetta, ma non c'è nessuno e non si tratta del muro di Berlino. Le altre sono tre tedesche e mi vergogno del fatto che in Italia siano permesse certe cose, dico loro semplicemente che è tutto recintato. Scusate lo sfogo, ma credo che le istituzioni non si possano limitare a dire che stanno fan
do il possibile per ripristinare la zona."
Ok, questo è ciò che ho scritto in politichese su di un gruppo Facebook. Qui nel mio spazio personale, posso dire che quella merda può mettere anche le mine antiuomo, ma non mi fermerà mai (e come me tanti altri). Comunque una volta ripresomi dall'incazzatura porto con me un bel bagaglio di colori quasi autunnali e paesaggi su Montecristo e Pianosa molto suggestivi. Nel bosco del colle si notano molti terrazzamenti e muretti a secco, segno che fino a non troppi decenni fa quella zona era coltivata, forse a viti o anche ulivi e alberi da frutto. Prendo lo scooter e volo verso il Perone da cui inizia il sentiero del Santuario delle Farfalle. Arrivo fino a Passo Filicaie e do un occhio alla ferrata, da pochi giorni intitolata a Massimo Russo.
Album fotografico Anello Marina di Campo e Faro di Monte Poro
Album fotografico Santuario delle Farfalle
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