Dopo quattro giorni davvero intensi di ovest e deserto, perché non portare a termine il taglio orizzontale del Marocco e portarci sulla costa atlantica? In realtà oggi mi separo dal mio fidato compagno di viaggio, che preferisce spendere il suo ultimo giorno a Marrakech. Io quindi ne approfitto per cambiare nuovamente programma in corsa e dirigermi ad Essaouira, antica roccaforte portoghese, francese e marocchina sull'oceano. Mi organizza il viaggio il mitico Hassan, il padrone di casa del Riad Espagne, dove pernotto. Con la tipica puntualità di queste parti mi viene a prendere con la "motoretta" un suo amico fidato. Così ci muoviamo in due, rigorosamente senza casco per le vie della Medina, per prendere un mini bus verso Essaouira. Non faccio in tempo a scendere che ho davanti un argan con le capre arroccate sui suoi rami (visiteró per conto mio e casualmente anche una cooperativa femminile che lavora i frutti e le essenze di queste piante). In città, anche questa patrimonio UNESCO, mi faccio con tutta calma un giro tra la sua Medina, la Kasbah, il vecchio quartiere ebraico con sinagoga, la antica fortificazione di origini portoghesi e sopratutto il porto ed il mercato del pesce che mi fanno maledire di avere un olfatto funzionante. C'era un simpatico banchetto in cui assaggiare i ricci freschi ed altre specialità appena colte. Narra la leggenda che se non vai di corsa in bagno e poi all'ospedale sei esente da qualsiasi tipo di vaccino in futuro. In serata torno alla mia più caotica Marrakech per riunirmi col vecchio gettons.
Album fotografico Essaouira
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